Banca del Vomano, Di Sabatino: «Segnale di ottimismo»

TERAMO – L’apertura della Banca del Vomano a Scerne di Pineto trova l’approvazione del presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, che individa proprio nelle banche del territorio una via d’uscita alla crisi economica. In particolare le aziende locali sono in grande difficoltà soprattutto per l’impossibilità di cofinanziare iniziative imprenditoriali. Calzano a tal proposito sono i numeri: «Trecentocinquantamila euro di fondi Pit rifiutati dalle imprese beneficiarie che non possono far fronte alla loro parte di cofinanziamento – dice Di Sabatino -. Se avessimo fatto sin dall’inizio un discorso con gli istituti di credito del territorio magari non sarebbe accaduto. Qui vedo lo spazio di lavoro fra istituzioni e banche locali, c’è ancora molto che si può fare». Lo stesso presidente ha illustrato questo dato – che evidenzia una vera criticità del sistema produttivo locale come del sistema degli aiuti pubblici – nel corso dell’inaugurazione della Banca presieduta dall’onorevole Giulio Sottanelli. «Un segnale di ottimismo, quello che ci è stato regalato da parte di operatori privati e di uomini avveduti come Sottanelli – ha affermato Di Sabatino – che deve spingere noi istituzioni a fare dei veloci passi avanti. Rapidità e utilità, temi ineludibili rispetto alle misure a favore del mondo dell’impresa; coinvolgimento degli istituti di credito e utilizzo della loro esperienza sin dai tavoli della programmazione perchè altrimenti si rischia di progettare delle azioni che non sono praticabili, non sono sostenute dal mondo del credito o, peggio, arrivano dopo anni e non servono più a nessuno». Quello che individua il presidente della Provincia è una sorta di «stress-test sulle politiche pubbliche per vedere come impattano davvero sul territorio e le imprese. Questo servirebbe anche a "certificare" i piani aziendali e magari convincerebbe le banche a investire sull’intraprendenza e sull’innovazione al di là delle classiche garanzie patrimoniali. Perchè, in Abruzzo, esiste un nodo credito: le banche abruzzesi sono quelle che negli ultimi anni hanno aumentato più della media nazionale la raccolta e hanno diminuito molto più della media nazionale gli impegni nei confronti di imprese e privati». Una novità, infine, Di Sabatino ha deciso di introdurre nella sua gestione dell’Ente: «Ho deciso di ricostituire l’Opes, l’Osservatorio dello sviluppo, all’interno del quale gli istituti di credito, secondo me, possono avere un ruolo fondamentale. Non credo alla polverizzazione delle risorse penso che insieme si deve investire su obiettivi strategici».