Quote rosa nel Cda Team, dopo l'annuncio del sindaco il Tar rinvia al 25 febbraio

TERAMO – Questa mattina era fissata l’udienza al Tar per il ricorso presentato dall’avvocato Manola Di Pasquale sulla violazione della presenza di genere nel Cda della Team. Il Tar ha stabilito di rinviare l’udienza al 25 febbraio per vedere se intanto il Comune, procederà con l’inserimento di una donna nel Cda come annunciato dal sindaco Brucchi dopo le dimissioni di Giovanni Mattucci da presidente della Team. Solo in caso contrario il Tar deciderà di entrare nel merito. La Di Pasquale è intervenuta in qualità di legale a difesa di due ricorrenti ovvero Ilaria De Sanctis e Daniela Piccioni, due delle candidate che presentarono il curriculum per il Cda della municipalizzata quando il sindaco emanò il bando per recepire le domande. La Di Pasquale ha infatti impugnato il provvedimento di nomina dei componenti ritenuto in violazione dei criteri sulla rappresentanza di genere sanciti dallo statuto comunale e da una delibera del 25 giugno 2014 che disciplinava i criteri per le nomine. Oltre alle due ricorrenti, nella rosa delle candidature, figurano altri 8 nomi di aspiranti donne da cui il sindaco potrebbe pescare il nome da inserire nel Cda. I nomi sono quelli di Anna Di Russo, gettonata inizialmente per la sua esperienza da ex presidente del Mote prima di Ermanno Ruscitti,Alfonsina Palmieri, Elisa Ciapanna, Giovanna Taccone, Anna Pompilii, Maria Scarponi, Claudia Ripani, e infine Elda Forcella. Intanto la Di Pasquale ha attaccato il sindaco sul fronte politico definendolo un moderno Amleto che si interroga se la Team debba essere o non essere tutta pubblica, se nel Cda ci deve essere o non essere una donna, mentre «i servizi sono scaduti e nessuno pensa al destino dei dipendenti che rischiano il posto di lavoro». Nell’affondo la Di Pasquale commenta positivamente le dimissioni rese da Mattucci e ripercorre i passaggi consiliari che hanno preceduto l’affidamento di quei servizi che ad aprile andranno in scadenza e non potranno più essere rinnovati: ovvero la pulizia degli edifici pubblici e i servizi museali. La Di Pasquale sottolinea come il gruppo del Pd per anni ha pungolato il sindaco sulla necessità di regolarizzare gli affidamenti dei servizi dati alla Team attraverso una gara di evidenza pubblica, citando la dura opposizione che fecero le minoranze contro una delibera di Consiglio che a marzo 2010 affidava fino ad aprile 2015 i servizi pubblici comunali di igiene ambientale, verde pubblico e segnaletica.«Affidamento diretto, del valore di oltre 60 milioni di euro», dice la Di Pasquale, la cui irregolarità veniva rilevata anche dall’Autorità garante della concorrenza e del a causa del mancato esperimento di procedure ad evidenza pubblica. La determina è stata notificata al sindaco che nulla ha fatto per sanare la situazione. Il sindaco Brucchi è rimasto sordo anche di fronte alle sollecitazioni dei cittadini teramani che in questi anni hanno visto crescere in maniera esponenziale la Tia oggi Tari». Per la Di Pasquale il ricorso alla gara del servizio di raccolta dei rifiuti avrebbe ridotto i costi del servizio e quindi le tasse.«Il sindaco – ha concluso la Di Pasquale – non ha sanato la situazione di irregolarità da lui creata con il ricorso all’affidamento diretto dei servizi e così non ha tutelato oltre duecento posti di lavoro. La sua inerzia ha portato dunque alla inevitabile cessazione degli affidamenti senza possibilità di proroga».

I civici di Mauro Di Dalmazio invitano alla riflessione: «Non sottovalutate il gesto di Mattucci». 

Per il movimento civico al quale Giovanni Mattucci appartiene, Al Centro per Teramo, le dimissioni dalla presidenza della Teramo Ambiente «è un gesto di grande pregio e significato politico, oltre che di dignità personale, che merita il massimo rispetto e la totale considerazione». Lo sottolinea il capogruppo della lista civica in Consiglio, Angelo Puglia, che ricorda anche come le dimissioni sono state «condivise con il gruppo, così come erano pienamente condivisi gli intenti e le finalità costruttive, riportate nella sua nota, al momento di assumerci la responsabilità come  forza politica di dare l’indicazione per la presidenza della Team». Ecco dunque che di fronte a "tanto significativo" gesto di Mattucci, «sarebbe un gravissimo errore liquidarlo con un atteggiamento minimalista, senza la necessaria approfondita puntuale riflessione politica sugli spunti evidenziati nella sua nota e, più in generale, sulla Teramo Ambiente, sulla sua gestione e sul suo futuro». Prima di esprimere a Mattucci il «più sentito ringraziamento per quanto fatto a servizio della comunità» e ricordando il significato del recente documento politico con cui la lista che fa riferimento al consigliere regionale Mauro Di Dalmazio aveva avviato una discussione all’interno della maggioranza di governo della città di Teramo, Puglia auspica che «solleciterà decisamente un dibattito politico ampio e partecipato sulla Teramo Ambiente, esercitando tutte le prerogative dei consiglieri e tutte le azioni come forza politica».