D'Alberto (Pd): «La crisi del centrodestra è sempre più crisi di Brucchi»

TERAMO – «Le parole con cui il Presidente Mattucci si è “congedato” dalla Teramo Ambiente costituiscono l’impietosa e allarmante fotografia della proccupante e precaria situazione nella quale la società partecipata più significativa del nostro territorio si è venuta a trovare per le scellerate scelte politiche dell’amministrazione Brucchi». E’ lapidario il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Gianguido D’Alberto. La vicenda Team tiene banco e le dimissioni del presidente nominato da due mesi hanno aperto una voragine politica che non può essere sottaciuta. «L’approvazione forzata della nuova pianta organica – scrive D’Alberto -, oltre a confermare la totale assenza di trasparenza e di coinvolgimento delle forze sindacali, ha fatto registare l’ultima, intollerabile violazione dell’interesse generale». Per il Pd la «parte pubblica è spaccata, sintomo inequivocabile dell’assenza di una chiara linea strategica politica di questa amministrazione e l’organo amministrativo della società è ormai diventato il terreno di scontro tra le forze politiche di maggioranza e il mesto teatro di una crisi politica del centrodestra che appare ormai irreversibile». Perchè si è voluto accelerare l’adozione della nuova pianta organica pèrima del consiglio comunale del 12 febbraio che dovrebbe tracciare le linee di indirizzo strategico? Perchè la riscrittura della pianta organica è ritenuta prioritaria rispetto alla gestione dei servizi affidati in via diretta, soprattutto quello di igiene urbana? Domande alle quali il Pd dovrebbe rispondere «e non trincerarsi dietro la speranza di salvare la faccia sfruttando la drammatica occasione per procedere “solo ora” alla nomina di una donna nel Cda che, in ogni caso, non gli consentirà di sanare la situazione di illegittimità nella quale l’organo ha operato fino ad oggi». «La gravità della situazione – sostiene D’Alberto – impone oggi la massima attenzione e, in assoluta mancanza di chiarezza, di risposte e di trasparenza, attraverso tutti gli strumenti che la legge ci consente, verificheremo puntualmente ogni atto fino ad oggi adottato perché qui è in gioco il futuro di una società, la cui gestione non può essere considerata un affare di pochi, e che deve essere messa assolutamente al riparo dagli effetti della crisi del centrodestra teramano che oggi è diventata più che mai la crisi del sindaco Brucchi, “autodelegato” ai rapporti con la Teramo Ambiente e primo responsabile di questo inaccettabile stato di cose».