TERAMO – Si cominciano a sentire, anche a livello locale, le conseguenze dell’assenza di chiarezza da parte della Regione Abruzzo nei confronti dei dipendenti delle Province, a seguito delle decisioni assunte dal Governo che non ha dato, a sua volta, indicazioni certe. E’ per questo motivo che, a cascata, si innescano preoccupazioni, chiusure effettive, riduzioni e di conseguenza proteste, stati di agitazione e scioperi. Ci arrivano Cgil, Cisl e Uil provinciali, allo sciopero, con la Camera di commercio di Teramo, che si asterrà dalle attività giovedì 26 febbraio, assicurando, per l’intera giornata, i soli servizi essenziali.
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