Pannella, il rettore D'Amico: "Ha contribuito al cambiamento del Paese"

TERAMO – «Un atto dovuto, un atto fortemente voluto, perché Pannella ha consentito alla comunicazione politica di evolversi, ha contribuito allo stesso cambiamento politico, al cambiamento delle istituzioni e del Paese»: così il rettore dell’Università di Teramo D’Amico ha salutato l’aula magna che non è riuscita a contenere il pubblico accorso per il conferimento della laurea honoris causa al leader radicale. Un’interprete del linguaggio dei segni traduce gli interventi. «Noi siamo solo onorati di poter conferire la laurea a Marco Pannella» ha aggiunto D’Amico leggendo poi un messaggio inviato dal presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, secondo il quale a Pannella «piacerà cogliere in questo riconoscimento una sorta di paradossale risarcimento per essergli stato precluso da lungo tempo l’accesso alla forma più diffusa e efficace di comunicazione, quella televisiva». Marco Pannella all’Università di Teramo rispondendo ad una domanda sui consigli da dare a Renzi a margine dell’evento di conferimento della Laurea Honoris Causa in Comunicazione da parte dell’Università di Teramo ha dichiarato: «Se sapessi pregare efficacemente pregherei per Renzi affinché capisse qualcosa». «E’ un po’ bischero, un po’ presuntuosetto, di lui non ha paura nessuno. Lo senti per dieci ore alla radio. Berlusconi  stava alla televisione un decimo di quanto ci sta lui oggi. Lui rompe, non ha valori. Lui detiene troppe speranze».

Il ricordo di Coscioni lo commuove. «Leggerò tutte le relazioni che mi hanno preceduto. C’è qualcosa che voglio approfondire con calma»: aveva esordito nella lectio magistralis tenuta ovviamente a braccio. Relazioni che hanno esaltato il suo ruolo di innovatore nella comunicazione, col supporto di immagini della sua storia politica. Commosso ed emozionato ha ascoltato e si è rivisto, su due maxischermi, nei momenti delle sue battaglie. Ma è stato nei minuti dedicati al ricordo di Luca Coscioni, di cui oggi cade l’anniversario della scomparsa, nove anni fa, che Pannella non è riuscito a trattenere le lacrime.

Per D’Alfonso, «liberatore di libertà». «Se si esclude la comunicazione cosa c’è in democrazia? Gabriele Turi, grande storico di questo università, disse: qual è il potere di Pannella? La parola»: così il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, è intervenuto nella cerimonia di conferimento della laurea honoris causa a Marco Pannella. «Pannella è stato un liberatore di libertà. A lui dobbiamo l’ingresso nella politica italiana dei diritti civili. Lui ci aiutò a capire che il rischio dei partiti è di sconfinare nella partitocrazia».

E lui, «noi radicali aiutiamo potere a rispettare legalità». «Abbiamo sempre scelto non il vincere contro, ma il convincersi, il vincere assieme, rispettando le proprie legalità. Questa è l’essenza della storia radicale»: così Marco Pannella nella lectio magistralis nella cerimonia che lo ha visto ricevere la laurea honoris causa a Teramo, la sua città. «Lottiamo per aiutare il potere a rispettare le proprie legalità».