TERAMO – «Peppino Adamoli non è stato testimone degli eventi, ma ha voluto esserne protagonista, fornendo un prezioso contributo di proposte, in particolar modo a tutela dei diritti dei lavoratori, tutte finalizzate alla soluzione dei problemi contingenti». Si è espresso così il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, nell’esprimere il suo cordolgio e a nome dei concittadini le condoglianze per la scomparsa dell’ex consigliere del Pci degli anni 1975-’85. «Anche l’impegno profuso nelle battaglie di natura civile è stato caratterizzato da dinamismo e appassionata dedizione – ha proseguito il sindaco -, così come intensa e partecipe è stata l’adesione all’Anpi, in cui ha ricoperto anche ruoli da dirigente. Ma è per l’amore alla sua città, per l’attenzione alle vicende dei teramani – in particolare dei meno fortunati – che va ricordato Peppino Adamoli; il suo esempio, disinteressato, libero, assoluto, va additato alle nuove generazioni». Oggi la città ha dato l’addio a Peppino Adamoli nella chiesa di San Berardo: tantissima gente si è stretta attorno alla moglie Valeria e ai figli Riccardo, Maddalena e Rosa.
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