Stato d'agitazione dei lavoratori della Regione Abruzzo

TERAMO – Le segreterie regionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil  hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori della Giunta Regionale d’Abruzzo. Dopo l’insediamento della Giunta Regionale e dopo l’approvazione di una legge regionale di riorganizzazione della macchina amministrativa, i sindacati denunciano trascuratezza nella gestione delle politiche del personale della Regione Abruzzo "laddove invece sarebbe quanto mai necessario investire nelle risorse umane in un contesto di profonda riorganizzazione istituzionale. Disorganizzazione, approssimazione, disattenzione e noncuranza nei confronti dei dipendenti sono gli aggettivi più adatti a descrivere lo stato dell’arte. La formazione è carente, gli obiettivi da raggiungere approssimativi. L’unico vero impegno della Giunta Regionale è stato senza alcun dubbio l’attenzione rivolta ai dirigenti. Tutte le riforme in atto nella pubblica amministrazione contemplano la riduzione del numero dei dirigenti e le Regioni d’Italia si stanno adoperando in tale direzione. In Abruzzo, invece, il rapporto tra dirigenti e dipendenti è di 1 a 19, un dirigente costa oltre 170.000,00 euro e non solo non si prevede alcuna riduzione dell’attuale numero ma addirittura si prevede l’assunzione imminente di ulteriori unità. La retribuzione di risultato dei dirigenti cresce di anno in anno mentre il restante personale, al contrario, vede diminuire di anno in anno la propria busta paga con perdite che superano i mille euro l’anno. IL caos regna anche sull’organizzazione del personale che dovrà transitare in Regione a seguito della legge nazionale di riforma delle province. Quando transiterà tale personale? Con quale organizzazione degli uffici? Resteranno aperte tutte le sedi periferiche? Mentre tali domande cadono nel vuoto, la Regione ha comunicato la volontà di depotenziare le attuali sedi periferiche e trasferire il proprio personale sulle sedi centrali (L’Aquila e Pescara) senza alcun progetto di lungo periodo".
La Regione li convoca.  Nel pomeriggio la Regione Abruzzo è intervenuta con una nota in cui rende noto che «la direzione generale ha convocato le organizzazioni sindacali per martedì 29 marzo a L’Aquila, per discutere del Fondo per il salario accessorio. Sarà la sede per avviare una disamina delle importanti tematiche esposte dai sindacati in data odierna».