Il Teramo a Pordenone senza DiPa e Carraro

TERAMO – (jacopodifrancesco) Rabbia, gioco e convinzione. Queste dovranno essere la parole d’ordine per Zauli e i suoi ragazzi alla viglia della lunga trasferta di Pordenone. In Friuli, i biancorossi affronteranno la semifinalista degli ultimi playoff: non la gara più facile se hai bisogno dei tuoi primi tre punti stagionali. «Andremo a Pordenone per puntare al massimo risultato – ha esordito in conferenza il mister romano – con il fine di dare autostima e compattezza ad un gruppo nuovo.  Dobbiamo arrivare lì con il rammarico che ancora conserviamo dentro per la vittoria sfumata con il Bassano». Ovviamente, Zauli non ha grandi ricordi della sua breve esperienza al "Bottecchia": «Non mi sento un ex, perché quella parentesi, negativa ma fortemente utile sotto il profilo dell’esperienza, non è praticamente mai iniziata, con tanti problemi da subito». 

Quanto all’infermeria, questa la situazione: «Purtroppo Di Paolantonio non è tra i convocati, ha una sindrome influenzale che non gli ha permesso di allenarsi come avrebbe voluto; stessa cosa Carraro, perché quel fastidio è ancora presente e considerando il tour de force che ci attende, rimarrà ad allenarsi qui. Sono due assenze pesanti, ma non mi fascio la testa, il mio compito è di allenare tutti i calciatori per essere pronti, quindi piena fiducia in chi giocherà». E’ lecito aspettarsi di vedere Jefferson dal primo minuto, vista anche la buona prestazione contro il Bassano, ma Zauli predica calma: «Sta ritrovando lentamente la condizione, intanto si sta integrando bene con il gruppo, affrontando tre partite in una settimana ci sarà spazio per tutti. Il modulo proposto con il Bassano (4-3-1-2 variabile con un 4-3-3, ndr) ci offre maggiore compattezza, ma abbiamo studiato anche delle alternative, va migliorata la fase difensiva della squadra». 

Intanto Lupo ha portato tra le mura d’Interamnia un altro ragazzo molto interessante: si tratta di Demetrio Steffè, centrocampista triestino cresciuto tra le giovanili di Inter e Chievo; l’anno scorso ha disputato un buon campionato a Savona, segnando al Bonolis. Queste le sue prime parole da biancorosso: «Mi ha chiamato il ds in persona, e ho subito dato la mia disponibilità. Ho un gran ricordo del Bonolis, per il calore che trasmette. Fisicamente – ha proseguito – mi sento bene, ho svolto tutto il ritiro con il Vicenza».

Questa l’opinione del mister sul nuovo acquisto: «E’ un ragazzo del ’96, il mercato degli svincolati non è semplice, ma lui viene da una buona preparazione svolta a Vicenza, utile per integrarsi subito nel gruppo: ha qualità fisiche e tecniche che ci possono dare una grossa mano».