TERAMO – Stato di agitazione del personale delle Province di Chieti, Pescara, L’Aquila e Teramo in attesa del passaggio alla Regione Abruzzo. Lo annunciano le segreterie regionali di settore di Cgil, Cisl e Uil. Le motivazioni, il fatto che la "Giunta regionale non ha ancora emanato gli atti formali di recepimento dell’intesa raggiunta in sede di Osservatorio regionale e sottoscritta il 5 settembre 2016 tra Regione e singole Province abruzzesi"; il fatto che "l’intesa era accompagnata da un dettagliato elenco nominativo di personale, comprensivo di una quota pari al 15% e che il ritardo accumulato crea danno ai singoli lavoratori, in sospeso tra due enti, e blocca la fase successiva prevista dal dipartimento nazionale Funzione Pubblica, impedendo anche la mobilità nei confronti dei comuni iscritti in piattaforma nazionale". I sindacati chiedono al Prefetto, a norma della Legge 146/1990 e delle norme contrattuali di comparto in materia, la convocazione delle parti per la procedura di raffreddamento dei conflitti.
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