Quaresimale, Di Centa e Angelini: «Torniamo senza una risposta concreta»

ROMA – Pollice verso da parte di molti piccoli comuni del Teramano, che si dicono "delusi" dall’incontro col governo dopo l’incontro a Palazzo Chigi che ha fatto seguito alla manifestazione tenuta questa mattina a Roma. «Torniamo a casa senza una risposta concreta sulle necessità dei nostri territori – hanno spiegato i primi cittadini di Campli, Montorio e Sant’Egidio alla Vibrata, Pietro Quaresimale, Giovanni Di Centa e Rando Angelini – invece ci aspettavamo impegni precisi dal governo, anche sulla tempistica. Servono soluzioni su tanti punti – hanno sollecitato – sulla scuola, dando sicurezza agli edifici che ospitano i bambini, sugli avanzi di bilancio da utilizzare per far fronte alle spese, sull’Imu e su tanto altro ancora. Lo Stato – hanno sottolineato – deve essere presente» «Abbiamo ribadito le problematiche del territorio e la richiesta di accoglimento degli emendamenti in fase di conversione del decreto legge – ha commentato il sindaco Quaresimale -. Al momento nessuna risposta concreta nei contenuti e nei tempi da parte dei rappresentanti del Governo che hanno bisogno ancora di alcuni giorni per le valutazioni delle richieste>. L’importante era esserci e Campli c’era». I sindaci erano nella Sala del Mappamondo a Montecitorio, alla presenza di Luigi Di Maio del Movimento 5Stelle, dal deputato del Pd, Tommaso Ginoble, e del Presidente della Commissione Ambiente, Emete Realacci. I sindaci hanno messo in evidenza le migliorie che si possono e si dovrebbero apportare al decreto terremoto. Tra le proposte quella di presentare un emendamento per destinare l’8 per1000 al polo culturale abruzzese per i prossimi dieci anni.
Il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, ha poi incontrato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. Al centro dell’incontro le emergenze che il Comune sta affrontando a seguito dello sciame sismico. In particolare, le criticità relative alle scuole e alla ripresa dell’economia. «Ho ribadito – ha detto Rampelli – la nostra assoluta disponibilità per la ricostruzione. Questi sindaci sono degli eroi. Rinnovo al presidente Gentiloni la necessità di istituire un tavolo inter-istituzionale affinchè si faccia tesoro delle loro testimonianze e delle loro necessità. Tra le prime richieste, l’istituzione di una zona franca per rilanciare l’economia e il lavoro. Mi auguro che la loro mobilitazione prosegua – ha concluso Rampelli- Noi continueremo a essere al loro fianco».