Pomante vuol sapere che fine ha fatto il Mosaico del Leone: cosa c'è dietro il portone inaccessibile?

TERAMO – Si concentra sulle condizioni del Mosaico del Leone e soprattutto sull’inaccessibilità del luogo dove è conservato, la denuncia del consigliere comunale Gianluca Pomante. «Avremmo visitato con immenso piacere il Mosaico del Leone – dice -, ma il portone che dovrebbe consentire l’accesso è inesorabilmente e perennemente chiuso (sembra non sia stata rinnovata la convenzione con il proprietario dello stabile)». Ma non c’è solo il problema della chiusura: «La lastra di vetro sovrastante i locali in cui è conservato è sporca e perennemente oscurata da gocce di umidità. La sala del Mosaico, anni fa, soffriva di infiltrazioni che avevano già iniziato a danneggiarlo. Sarebbero stati necessari interventi di bonifica e climatizzazione dei quali, tuttavia, nessuno ha notizia». In che condizioni è attualmente il Mosaico del Leone? si chiede il consigliere arancione.  Sono stati realizzati i lavori necessari per la sua conservazione? E perchè non è possibile visitarlo? Se risultasse danneggiato o, peggio ormai perduto, sarebbe l’ennesima conferma della dannosità di questa amministrazione». Una considerazione questa, che si aggiunge alle precedenti di Pomante sullo stato dei siti archeologici cittadini, che stride con i grandi progetti dell’amministrazione Brucchi: «Sarebbe questa la Teramo che il Sindaco vorrebbe candidare a Capitale della cultura 2020? In attesa di avere notizie dello stato di salute del Mosaico del Leone, un rilievo che rasenta la comicità: l’unica guida, fotocopiata, per i visitatori della Domus Romana di piazza Sant’Anna reca ancora la firma di Angelo Sperandio. Il turista potrebbe pensare che sia stato l’ultimo Sindaco di Teramo. E noi anche».