Chiodi e Gatti chiedono slittamento sospensione tributi: «Ma i criteri devono essere uguali a quelli del 2009»

TERAMO – L’impegno dell’Abruzzo, d’intesa con le altre Regioni del Centro Italia, verso il Parlamento e il Governo affinché venga disposto lo slittamento della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e delle imposte sospese, viene sollecitato dal Governatore emerito Gianni Chiodi e dal vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Gatti. «Di fronte a un quadro normativo confuso e poco conosciuto da cittadini e imprese – dicono Chiodi e Gatti -, è necessario rompere il silenzio inerte da parte della Regione e chiedere lo slittamento delle scadenze, considerato che è ben difficile ritenere che i contribuenti interessati abbiano possibilità e risorse per procedere da subito ed allo stesso tempo ai versamenti del passato, del presente e del futuro». Chiodi e Gatti chiedono, inoltre, «di disporre fin da subito modalità di rateizzazione analoghe identiche a quelle disposte dalla legge per il sisma del 2009 in applicazione dei principi di uguaglianza e pari trattamento per i cittadini e le imprese che hanno subito calamità della stessa natura». Allora, ricordano i due esponenti del centrodestra regionale, fu previsto il versamento dei tributi sospesi nella misura del 40 per cento in 120 rate mensili, dopo due anni e mezzo circa di sospensione.