La rotonda 'ovale' sarà intitolata a Giandomenico Di Sante, quella di Piano d'Accio all'onorevole Aiardi

TERAMO – La rotonda ribattezzata ‘ovale’ all’incrocio di via Firenze sarà intitolata a Giandomenico Di Sante, cavaliere del Lavoro, indimenticato presidente della Banca Popolare teramana, di cui proprio lo scorso 18 ottobre ricorreva un anno dalla scomparsa. Lo ha deciso la giunta comunale, che dedicherà un altro sito cittadino ad un altro compianto politico teramano, Alberto aiardi, a lungo deutato della Democrazia Cristiana. Questa mattina, la Giunta Municipale ha approvato una delibera con la quale intitola due aree del nostro territorio ad altrettanti illustri personaggi: a lui andrà un’altra rotonda, quella di Piano d’Accio, tra la statale 80 e via Pertini.
Come già succeso per l’onorevole Antonio Tancredi, cui è dedicata la rotonda di ingrtesso alla città allo svincolo del Lotto Zero in via Tom Di Paolantonio, «la scelta dell’amministrazione comunale – si legge in una nota – risponde a esplicite richieste avanzate da associazioni culturali e dai familiari ed è in perfetta linea con la sensibilità più volte espressa in situazioni analoghe con la quale si intende manifestare attenzione alla denominazione di nuove vie e strade, riconoscendo implicitamente l’importanza della toponomastica quale strumento di memoria e sensibilizzazione sulle biografie di personalità illustri della storia teramana».
«L’amministrazione comunale è onorata di aver intitolato due siti importanti e a loro modo significativi – dichiara l’assessore all’urbanistica, Valeria Misticoni -, a due personalità note della vita politica e cittadina, che hanno influito sul destino economico e politico non solo della città di Teramo ma dell’intera provincia e dell’Abruzzo stesso. Le due figure, oltre all’operato e alla capacità che hanno dimostrato nel corso della loro vita, appartengono ad un modo di fare politica e di impegnarsi nella vita civile al quale bisogna guardare, e per certi versi anche tornare. La scelta e l’intera procedura di intitolazione è stata condivisa con le rispettive famiglie, dalle quali abbiamo ricevuto collaborazione e apprezzamento e alle quali esprimiamo gratitudine».