Pittrice scomparsa, conclusa l'autopsia: impossibile stabilire la causa della morte

MACERATA – E’ durata più di tre ore nell’obitorio dell’ospedale di Macerata, l’autopsia sul cadavere della donna rinvenuta a Tolentino, che secondo i primi risultati del Dna sarebbe Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo. L’esame autoptico è stato eseguito dai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini. Da quanto si sarebbe appreso, però, come si sospettava alla vigilia, le condizioni in cui versa quel che resta del cadvere, impediscono di individuare una causa di morte. Ma su questo aspetto le bocche sono molto cucite: subito dopo l’esame necroscopico, il pm di Macerata Andrea Laurino, i due medici legali che hanno eseguito l’esame, Loredana Buscemi e Antonio Tombolini, e i loro assistenti si sono riuniti in una saletta riservata dell’obitorio per stilare un verbale. All’uscita nessuno ha voluto parlare trincerandosi dietro il segreto istruttorio.