Monsignor Leuzzi non fa il bagno di folla. Il nuovo vescovo fa appello ai giovani: «Lavoriamo tutti insieme» FOTO VIDEO

TERAMO – A vedere i trascorsi dei suoi predecessori, l’arrivo del nuovo vescovo di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi non è stata accolta con grande partecipazione. Le strade, blindate e transennate, sono rimaste desolatamente vuote, con pochissima gente rispetto a quanto ci si aspettasse. Soltanto le chiese sono risultate gremite, dal Santuario della Madonna delle Grazie, con i rappresentanti delle associazoni di volontariato e l’Unitalsi con i malati e chi li assiste, a Sant’Antonio dove Leuzzi ha incontrato il clero e la Cattedrale, dove è entrato con i sacerdoti dopo aver ricevuto il saluto delle autorità a piazza Martiri. Non è servito nemmeno il tendone in piazza Martiri, dove la gente non c’era. Più presenze istituzionali – e molte di rango – dunque, che popolo. Leuzzi ha pregato e ha parlato, in una omelia all’interno di una messa solenne durata oltre due ore. Ha fatto appello allo sforzo comune, territorio e istituzioni, assieme alla chiesa, in una provincai ferita dal terremoto dove la ricostruzione dovrà essere un impegno di tutti. Ma, come già era accaduto in mattinata al santuario di San Gabriele – che Leuzzi ha sottolineato essere il patrimonio della Diocesi – incontrando centinaia di giovani provenienti dal capoluogo e dalla capitale, a loro è rivolto l’appello alla formazione culturale e alle istituzioni a creare opportunità per valorizzare il talento delle nuove generazioni. A consegnare il pastorale a Leuzzi c’era il cardinale Agostino Vallini, ex vicario generale di Papa Francesco, così ad affiancarlo c’era anche il nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig. Tra gli ospiti, il senatore Maurizio Gasparri e l’onorevole Gianni Letta, oltre a tutte le autorità civili e militari.