Interventi per il fiume Tordino, Mastromauro ricorda le tante battaglie e chiede lavori anche per il Salinello

GIULIANOVA – Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, esprime soddisfazione nell’apprendere che la prossima estate sarà cantierato il primo intervento di messa in sicurezza idraulica del fiume Tordino, per un importo di 1.280.000 euro, nel tratto in cui il fiume bagna il territorio di Giulianova. In proposito il sindaco rammenta che la prima richiesta in questo senso fu da lui avanzata all’indomani del 2 marzo 2011, quando piogge di straordinaria intensità causarono l’aumento della portata del Tordino e Salinello con il superamento del livello di piena in molti tratti e il danneggiamento delle difese spondali in altri. Da allora il Sindaco ha rappresentato il gravissimo problema, con l’aiuto di Archimede Forcellese dapprima nel ruolo di assessore e successivamente di suo consulente, in tutte le sedi istituzionali regionali. Numerose le riunioni con la Regione, il Genio Civile e la Provincia di Teramo ma, ricorda il sindaco, decisivo fu il Consiglio comunale straordinario giuliese del 1 aprile 2016 dedicato allo specifico problema. In quella sede, infatti, l’assessore regionale Dino Pepe accolse la richiesta del Sindaco di istituire un tavolo tecnico dedicato alla pianificazione degli interventi di messa in sicurezza del Tordino. Per Mastromauro gli interventi promessi debbono essere un primo passo in quanto difficilmente potranno colmare tutte le criticità presenti, peraltro evidenziate alla Regione nel Consiglio comunale straordinario dell’aprile 2016. Collegata alla situazione del Tordino è poi l’altra, egualmente critica, del fiume Salinello, in relazione alla quale il sindaco ribadisce l’esigenza di dare seguito immediato ai lavori previsti ed appaltati dalla Provincia di Teramo, avviati nel 2015 ma rimasti poi bloccati, inclusi negli interventi urgenti per il riassetto territoriale delle aree a rischio idrogeologico. Secondo il Sindaco il rischio è elevato in quanto le protezioni al momento presenti risulterebbero inadeguate in caso di piena del fiume giacché l’argine eroso verso Giulianova è stato sistemato utilizzando terriccio.