Area tecnica del Comune: scaduto Bernardi, salta il concorso per dirigente dopo il 'pastrocchio' sulla durata dell'incarico

TERAMO – Il posto da dirigente dell’Area tecnica del Comune di Teramo è vacante da venerdì scorso, data in cui è scaduto l’incarico all’ingegner Remo Bernardi. La responsabilià pro tempore, che potrebbe durare fino a sei mesi, è stata affidata alla vice, l’ingegner Coletta Puritani, che oltre a sopportare il gravoso peso dell’ufficio terremoto, adesso dovrà sobbarcarsi l’onere di scelte e indirizzi anche per trasporti, urbanistica e pianificazione, e per di più senza adeguamento di stipendio. La pronuncia della Cassazione è del maggio scorso (la numero 11015) ma nonostante questo la gestione commissariale dell’Ente, attraverso una determina dirigenziale, aveva bandito alla fine di dicembre, la selezione per affidare l’incarico di dirigente ma per la durata di un anno – per l’intero 2018 o comunque alla scadenza del Commissario straordinario Luigi Pizzi -. E’ stata l’Avvocatura comunale a segnalare la contraddizione rispetto alla pronuncia della Suprema Corte, con il procedimento avviato che era già fin quasi alla fase dell’esame della commissione dei 5 candidati – tra i quali lo stesso Bernardi – che aveva risposto al concorso e ammessi. Il Comune è corso ai ripari e ha chiuso il procedimento, annullando così la selezione proprio in questi giorni, riportando nel limbo la dirigenza dell’Area tecnica. Al momento non ci sono previsioni su quando e se questo concorso verrà bandito di nuovo. Per il momento c’è la soluzione interna di un incarico ad interim affidato alla vice dirigente, poi magari con la nuova amministrazione, ovvero non prima dell’estate, si vedrà. Ricordiamo che Bernardi era stato nominato dall’ex sindaco Maurizo Brucchi, ruolo che è venuto meno con la caduta dell’amministrazione, fatta eccezione per una proroga che il Commissario Pizzi ha approvato nelle mnore dell’indizione del concorso e appunto fino alla scadenza di venerdì scorso.