Accordi non rispettati, il tavolo istituzionale mette pressione all'IperSimply

TERAMO – A distanza di qualche tempo dalla composizione della vertenza Ipersimply dopo la chiusura del punto vendita di Piano d’Accio, con il ricorso in parte alla cassa integrazione e in parte all’accettazione di alcuni trasferimenti proposti dall’azienda, qualcosa nella condotta della Sma Auchan, titolare del marchio, non va secondo quanto concordato, al punto che della vicenda torna ad occuparsi il tavolo istituzionale. In particolare sembra che la ditta abbia messo in discussione l’innalzamento dell’orario di lavoro per quei dipendenti in esubero che hanno accettato i trasferimenti, innalzamento utile a compensare le spese di trasferimento; è stato inoltre rilevato che ai lavoratori full time, contrariamente a quanto concordato, vengono assegnate turnazioni che li costringono a rimanere fuori cassa dalle 5 del mattino alle 22. "Tali iniziative aziendali – sostengono i sindacalisti Emanuela Loretone (Filcams Cgil) e Luca Di Polidoro (Fisascat Cisl) – rendono impossibile per i lavoratori sostenere il peso dei trasferimenti". Di queste problematiche in mattinata si è interessato il tavolo istituzionale al quale hanno partecipato il sindaco Gianguido D’Alberto, i sidnacalisti, l’assessore comunale Simone Mistichelli, Pierluigi Babbicola delle relazioni industriali della Regione Abruzzo, la RSU dell’IperSimply di Piano D’Accio di Teramo e la direzione aziendale. L’azienda è stata invitata a formulare una proposta utile per recuperare su questi aspetti controversi e dovrà farlo il prossimo 27 febbraio, quando il tavolo istituzionale verificherà anche le attività in corso volte alla riconversione dell’area occupata dall’IperSimply a Piano d’Accio.