La quota privata della TeAm passa da Enertech alla società veneziana Comir. Iachini lascia dopo un rilancio di mezzo milione

TERAMO – Il futuro della Teramo Ambiente non passerà attraverso l’imprenditore teramano Franco Iachini. L’asta per le quote private della partecipata è stata aggiudicata a una società veneziana, la Comir Srl, la cui proposta di acquisto è arrivata proprio sul filo di lana della scadenza del termine del 16 aprile. Iachini, nell’asta svoltasi dinanzi al curatore fallimentare Marco Basaglia, oggi pomeriggio a Venezia, ha rilanciato fino a mezzo milione di euro in più rispetto alla originaria offerta di 1,2 milioni di euro, con l’ultimo rilancio a 1,705mila euro. L’altro rappresentante della società veneziana ha proposto 1,755mila euro (i rilanci erano da 50mila), cifra con cui è stata chiusa l’aggiudicazione provvisoria. Il 49 per cento del capitale sociale della Teramo Ambiente, dunque, passa da Enertech alla Comir, anche se per arrivare alla aggiudicazione definitiva c’è bisogno della comunicazione ufficiale del curatore fallimentare e, come più volte ripetuto nel corso di questo ultimo mese, del gradimento da parte del sindaco di Teramo, quale rappresentante del Comune che è socio della maggioranza pubblica della partecipata. La Comir srl è un’azienda il cui capitale sociale è detenuto al 100% dalla Gavioli Spa e l’amministratore unico è Stefano Gavioli, che è stato il primo amministratore delegato della Teramo Ambiente dall’avvento delle Enertech, nel 2010, spodestato poi dall’inchiesta giudiziaria della procura di Catanzaro che portò agli arresti del 2011. Gavioli è poi uscito assolto dalle vicende giudiziarie e dal 2017 ha ripreso la guida operativa delle società del gruppo.