sparatoria maristella

TORTORETO – Era lui l’obiettivo della spedizione punitiva che l’altra notte ha seminato il panico dentro allo chalet Maristella, sul lungomare Sirena di Tortoreto. Ne sono certi gli uomini del tenente colonnello Emanuele Mazzotta che stanno indagando sul ferimento del 24enne albanese che deve forse la vita alla prontezza di riflessi con cui è saltato dietro al bancone del bar dello stabilimento balneare, mentre veniva inseguito da quattro persone, quasi sicuramente connazionali, tra la gente che affollava il locale. Il colpo di pistola semiautomatica calibro 7,65 esploso a caso contro di lui nella concitazione della zuffa, ha trapassato una coscia del giovane straniero, fortunatamente senza ledere vasi importanti. Nel panico generale seminato dalla comparsa dell’arma in pugno a uno dei quattro inseguitori, le due parti contrapposte hanno preso direzioni opposte. Gli aggressori, compreso chi ha sparato, hanno tagliato la corda a bordo di una macchina di colore nero che sostava alla rotonda Trieste; il ferito zoppicando ha atraversato il lungomare trovando rifugiio in una paninoteca dove ha chiesto aiuto. Qui è stato raggiunto dal personale del 118 e dai carabinieri. I rilievi all’interno dello chalet hanno permesso di ritrovare bossolo e ogiva, che adesso sono al vaglio degli inquirenti, come lo sono le testimonianze del titolare del Maristella e dei numerosi ospiti. Tutti concordano nel definire assolutamente sconosciuti i protagonisti della gazzarra che alza l’asticella del rischio in una estate che è già decollata a Tortoreto. E’ sicuro, infatti, che lo chalet sia diventato la scena del crimine per caso. Gli albanesi erano stati notati discutere sulla spiaggia e da qui si sono all’improvviso allontanati tutti di corsa, quando la discussione è degenerata alla comparsa dell’arma. Alla vittima dell’agguato è parso chiaro che gli altri fossero decisi a tutto anche se forse il vero obiettivo era spaventare a morte il 24enne. A quest’ultimo la strada più sicura per sfuggire all’aggressione armata è sembrata quella verso lo chalet, ma all’interno del bar è stato quasi raggiunto da colui che impugnava la pistola: saltare uil bancone è stato gesto disperato che forse però gli ha salvato la vita, perchè il colpo avrebbe potuto raggiungerlo in qualsiasi parte del corpo e non invece alla gamba come poi è successo. Per questo motivo gli investigatori indagano per tentativo di omicidio, che sarà la contestazione che verrà mossa una volta identificati gli autori. Il 24enne è ricoverato in ospedale a Teramo, dove i sanitari gli hanno ricucito la ferita e giudicato con una prognosi di circa 20 giorni. E’ stato ascoltato dai carabinieri di Alba che sono sostenuti nei rilievi dai colleghi del reparto operativo del comando provinciale di Teramo. L’italiano stentato e una buona dose di reticenza non offre grandi contributi alle indagini. Tuttavia la pista è tracciata e conduce alle schermaglie tipiche tra i giovani stranieri in vena di piccoli affari legati alla droga. I militari dell’Arma della compagnia albense ritengono di aver già identificato gli autori dell’agguato notturno in pieno lungomare.
L’episodio ha destato non poche preoccupazioni. L’onorevole Cinquestelle Antonio Zennaro intende chiedere un incontro urgente al prefetto Graziella Patrizi, per "comprendere nel dettaglio lo stato e l’organizzazione delle forze di sicurezza in tutta la Val Vibrata. La sparatoria di questa notte è un fatto molto grave per una cittadina tranquilla come Tortoreto. Un ulteriore campanello di allarme, dopo l’assalto armato alle Poste di qualche settimana fa". Zennaro si dice pronto a farsi promotore "direttamente con il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, e con il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, per incrementare uomini e risorse sul nostro territorio. Famiglie e turisti devono poter essere al sicuro". Maggiore attività di monitoraggio soprattutto durante le fasce notturne, viene indicata da Zennaro come priorità con valutazione dellapossibilità di stabilizzare per tutto l’anno i presidi stagionali di sicurezza.