I diciotto migranti arrivati al Residence Felicioni sono in quarantena

ROSETO DEGLI ABRUZZI – I diciotto migranti trasferiti venerdì a Roseto degli Abruzzi dal centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Foggia sono in quarantena, sotto stretto controllo sanitario e con tutte le precauzioni attive per il contenimento del contagio Covid 19. 

Dopo giorni di polemiche basate sulla paura del contagio per l’arrivo in città di un pullman di migranti, a chiarire la situazione e fugare ogni dubbio ci ha pensato con una nota il Residence Felicioni che li sta ospitando, d’accordo con l’amministrazione del sindaco Sabatino Di Girolamo.

PULLMAN SCORTATO. Il bus proveniente dal CARA di Borgo Mezzanone è arrivato al residence Roseto scortato da una pattuglia della Questura di Foggia e da una macchina dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Foggia, da una volante della Stradale di Teramo, arrivati al residence per il passaggio di consegne dei documenti e di tutte le informazioni di ogni singolo migrante.

GUANTI E MASCHERINE. Gli ospiti sono scesi dal pullman, sul quale viaggiavano con mascherina e guanti monouso, e nel rispetto delle distanze personali sono entrati al residence da un percorso secondario e dedicatoa loro.

TEMPERATURA. Prima dell’ingresso è stata misurata la temperatura corporea a tutti i migranti e annotata su di un registro. Sono stati inoltre smaltiti guanti e mascherine utilizzati nel viaggio. Tutti i migranti sono stati dotati di nuovi DPI (mascherine e guanti);

QUARANTENA. All’arrivo, con una riunione plenaria in un locale ben areato e con sedie disposte a distanza di un metro l’una dall’altra, i 18 ospiti sono stati informati della quarantena che gli si è imposta per due settimane. Sono state elencate loro le misure di distanziamento da mettere in atto per una corretta e civile convivenza, ricordando che le “distanze interpersonali” sono obbligatorie per legge. Sono state fornite loro informazioni di carattere divulgativo, di prassi di buon comportamento e le dieci regole fondamentali per limitare la diffusione del virus. Sono stati informati sull’uso di guanti e mascherine. Tutte le operazioni sono state svolte con l’apposita mediazione linguistica e culturale per dare informazioni comprensibili a tutti i presenti e nelle loro lingue.

ALLOGGI. Sono stati assegnati loro gli appartamenti, individuati al primo piano del residence, distanziati dagli altri in cui risiedono altri migranti (secondo e terzo piano), oltre che un percorso specifico per l’ingresso, per l’arrivo di persone e o beneficiari che dovranno essere posti in quarantena e mantenere l’isolamento fiduciario;

SANIFICAZIONE. A seguito dell’ingresso nelle stanze degli ospiti sono state effettuate delle sanificazioni specifiche, anche con prodotti all’uopo acquisiti, per la disinfestazione e sanificazione degli ambienti in cui tutti gli ospiti hanno transitato e o stazionato;

ASL INFORMATA. Infine è stato informato il locale centro centro vaccini sulla quarantena che i nuovi beneficiari avrebbero svolto nella struttura. 

 

 

IL SINDACO. Il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, il giorno dopo l’arrivo dei migranti aveva rassicurato la popolazione sui social: «Comunico che nel pomeriggio di ieri, su impulso della Prefettura di Teramo, 18 ragazzi migranti sono stati alloggiati in Città presso un residence sul lungomare Trieste. Provengono da Foggia e, pur non manifestando alcun malessere, sono tenuti ad osservare presso la struttura i 14 giorni di quarantena cautelare. Le forze dell’ ordine, già informate, vigileranno sul rispetto dell’ obbligo. Nella mattinata di lunedì, con una formale missiva, chiederò alla prefettura di evitare ulteriori arrivi in Città, memore dei problemi che una eccessiva presenza di migranti procurò nell’estate del 2016, ed in considerazione del particolare momento di pericolo dovuto alla pandemia in atto. Confido sul fatto che l’ufficio territoriale del Governo aderirà al mio invito, essendo stato sempre sensibile e collaborativo ai richiami ed agli appelli delle autorità locali che, notoriamente, non gestiscono lo smistamento dei migranti sul territorio nazionale».