Vietato consumare in strada: il problema? I controlli. Baristi contro l’ordinanza VIDEO

Scatta oggi alle 16 la nuova ordinanza del sindaco D’Alberto per frenare gli assembramenti

TERAMO – C’è curiosità di vedere cosa accadrà, oggi pomeriggio, sabato, primo giorno di vigenza della nuova ordinanza del sindaco Gianguido D’Alberto che vieta il consumo di cibo e bevande sul suolo pubblico e nemmeno nelle vicinanze dei locali dove sono stati acquistati, dalle 16 alle 22.

C’è curiosità non tanto di vedere quanti rispetteranno questo nuovo divieto – teso ad evitare assembramenti da movida nei fine settimana – ma quanto controllo verrà esercitato per il rispetto di questa ordinanza.

La precedente, quella del divieto di ‘girovagare’ con bevande di qualsiasi tipologia, è stata un flop: i controlli in questo periodo ci è sembrato essere stati diretti per lo più contro gli esercizi pubblici che – pochi per la verità – hanno fatto i ‘furbetti’ servendo anche dopo le 18, orario di chiusura obbligatoria degli esercizi. Ma gli assembramenti in giro, passeggio serale e banchetti collettivi nelle piazze del centro storico, non hanno visto una sola multa elevata.

Di nuovo, in questo provvedimento sindacale, c’è che ha fatto agitare i titolari dei bar che ancora una volta lamentano una ‘persecuzione’ amministrativa, quasi fossero gli ‘untori’ colpevoli dei contagi prima ancora che degli assembramenti. Un giro per la città è stato utile per capire il loro stato d’animo. Sotto accusa, un’ordinanza che non fa pace con l’apertura dei bar fino alle 18, dei supermercati o delle enoteche ma soprattutto che a monte non può contare su un… esercito capace di imporre il rispetto del divieto.

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