Spazi sul lungofiume in affidamento alle palestre teramane chiuse

E’ l’ipotesi allo studio del Comune. Sconto anche sulla Tari

TERAMO – Il Comune di Teramo pensa al sostegno di palestre e centri sportivi chiusi da tempo a causa del Covid. Sul tavolo della discussione c’è l’ipotesi di concedere ‘fette’ del lungofiume per poter svolgere attività all’aperto ma anche di calcolare una riduzione della Tari.

“L’amministrazione comunale è sensibile al problema delle palestre che sono chiuse del mese di ottobre dopo gli interventi, costosi, di adeguamento delle loro strutture – dice l’assessore allo sport Sara Falini -. Stiamo studiando tra le varie ipotesi, quella dell’assegnazione di spazi all’aria aperta per dare possibilità alle palestre di svolgere le loro attività: all’interno della normativa che è complessa ma prevede per centri sportivi pubblici e privati di utilizzare aree pubbliche per fare attività individuale nell’ottica di una interpretrazione più estensiva per andare incontro alle loro esigenze”.

C’è poi l’aspetto della Tari, nell’ambito dei Pef tra i codici Ateco per cui è stata prevista la riduzione o l’abbattimento della Tari per tutte le mensilità in cui le attività sono state chiuse, possono rientrare anche le palestre come i bar e i ristoranti.