VIDEO/ Nell’appartamento confiscato nasce la “casa della legalità e dell’ambiente”

Anche a Teramo arriva il ‘Patto di collaborazione’ con 4 associazioni del terzo settore

TERAMO – Si conclude dopo 3 anni l’iter amministrativo per l’attribuzione dell’appartamento confiscato in Via Molinari n 2, nel quale il virtuoso partenariato tra le articolazioni territoriali di Arci, Wwf, Mountain Wilderness e Guardie Ambientali d’Italia realizzerà il primo ‘centro di educazione alla legalità e l’ambiente’.

All’interno dell’appartamento è prevista la costruzione della prima ‘Piccola Biblioteca della Legalità’ nella quale attivare programmi di educazione alla sostenibilità per ragazzi delle scuole ed offrire una consulenza scientifico/metodologica a docenti di Istituti di ogni ordine e grado.

Una sede-laboratorio per la realizzazione di progetti di ‘Educazione alla Cittadinanza Globale’, per promuovere iniziative di sensibilizzazione, per la diffusione di una cultura della solidarietà internazionale, della pace, della giustizia e della sostenibilità ambientale. Per il Comitato Arci Teramo tornare ad avere, dopo 12 anni, nel capoluogo di provincia una sede esclusivamente dedicata alle proprie attività è il raggiungimento di un obiettivo che l’attuale gruppo dirigente si è posto fin dal suo insediamento e rappresenta non solo un punto di partenza dal quale affrontare le sfide della Riforma del III Settore ma soprattutto l’opportunità di trasferire ai cittadini di domani uno strumento operativo per leggere ed interpretare il mondo che verrà.

Il progetto di rigenerazione sociale dell’appartamento, affidato dall’autorità giudiziaria al Comune di Teramo, è stato proposto quando ancora non esisteva il ‘Regolamento Comunale della Partecipazione’ ed oggi rappresenterà il primo esperimento di applicazione tramite la formale stipula del ‘Patto di Collaborazione’. Il luogo, oltre a ricostruire le sedi fisiche delle associazioni coinvolte, sarà un presidio di partecipazione pubblica dove sperimentare progettualità, partenariati e collaborazioni che la Riforma del III Settore indica nel principio di sussidiarietà orizzontale e nella co-programmazione e nella co-progettazione con gli enti pubblici.

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