Trasporti scuola: “Serve un piano uniforme degli orari di ingresso e uscita”

Il segretario della Fit Cisl indica la soluzione dopo le proteste dell’utenza per i disagi sui bus Tua: “A Teramo in un’ora e mezza ci sono 6 differenti tempi di uscita”

TERAMO – Se le famiglie protestano per gli orari dei bus della Tua e per le lunghe attese che i loro figli devono sopportare per salire su un mezzo di trasporto che li prenda al mattino o li riporti a casa dopo le lezioni, questo dipende dall’assenza di un piano orari di ingresso e uscita omogeneo ed organizzato da parte degli istituti scolastici. E’ questo il parere di Antonio Di Michele, segretario della Fit Cisl Trasporti di Teramo, che interviene sul problema che sta creando non poche polemiche a quasi un mese dalla riapertura delle scuole.

Come Fit Cisl – dice Di Michele – già da tempo avevamo il sentore che prima o poi si arrivasse alla protesta in merito. Ci preme ricordare all’ opinione pubblica che gli istituti superiori di Teramo e provincia (Roseto, Atri, Nereto, Giulianova) adottano ognuno un orario diverso dall’altro. Non solo: siamo arrivati quasi alla metà di ottobre ma ancora stanno chiedendo all’azienda TUA modifiche di orari di corse perché ad ora non hanno ben definito il loro piano di ingresso e uscita. Noi ci chiediamo e chiediamo a chi può darci risposte se i Dirigenti Scolastici hanno la benchè minima idea di come si struttura l’esercizio del Tpl? Sono a conoscenza che TUA ha a disposizione corse, personale (in carenza di organico) e mezzi e limitati? Sono a conoscenza di quanto tempo occorre per rimodulare tutte le tratte ogni qualvolta viene apportata una modifica di orario?”.

Di Michele sottolinea che soltanto nel capoluogo, a Teramo, gli istituti superiori nell’arco di un’ora e mezza hanno 6 diversi orari di uscita e che la dislocazione periferica di alcuni di quesi istituti (ad esempio quelli in via Cona) portano un impegno temporale di percorrenza fino a Piano d’Accio di circa 25 minuti e “che non ci sono più a supporto i bus privati come negli anni pandemici immessi in esercizio per Decreto Nazionale“.

La coperta è quindi sempre troppo corta – dice il segretario Fit Cisl di Teramo -. O si uniformano gli orari di ingresso/uscita, o ci saranno per gioco forza alunni costretti ad attendere un po’ di più il bus. Ecco che allora occorre fare una riflessione a monte del problema: nel mese di settembre, quando i Dirigenti di tutte le scuole si incontrano e decidono per gli orari, perché non viene interpellata TUA ed anche la parte sociale del settore? Potrebbero contribuire con proposte ad evitare tutto questo marasma generale e
continuo. I sindacati soprattutto, in quanto portatori d’interesse e portavoce di lavoratori (conducenti) che tutti i giorni stanno sulle linee e che conoscono in maniera capillare tutte le eventuali problematiche, apporterebbero contributi notevoli in termini organizzativi. E sono proprio i conducenti che a valle del problema vedono stravolto in maniera continua il loro lavoro perché ‘ostaggi’ di decisioni ‘ad personam’ dei dirigenti scolastici dei vari istituti“.