L’Abruzzo fa i conti con l’influenza, i giovanissimi sono i più colpiti

E la terza regione in Italia per incidenza in rapido aumento, più diffusa nella fascia 0-14 anni. Sul fronte Covid -7% in una settimana

TERAMO – Aumentano rapidamente i casi di influenza stagionale in Abruzzo: la regione è tra le 7 in cui l’incidenza – cioè il numero di sindromi influenzali per 1.000 assistiti – ha superato la soglia del livello di entità ‘molto alta’, pari a 17,36 casi per 1.000 assistiti. L’incidenza regionale, al momento a 20,32, è la terza più alta d’Italia dopo quella di Emilia Romagna (21,98) e Lombardia (20,68). E’ quanto
emerge dal bollettino della rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), relativo alla 48esima settimana del 2022.

La fascia di popolazione più colpita è quella 0-4 anni, per la quale l’incidenza è pari a 56,02 casi per mille assistiti. Seguono quella 5-14 anni (36,52), quella 15-64 anni (16,15) e la popolazione over 65 (9,88). L’incidenza, in Abruzzo, è in costante aumento da oltre un mese: la scorsa settimana l’incidenza era superiore alla soglia di 14,37, mentre nelle cinque settimane precedenti era superiore alle soglia di 9,37 casi per 1.000 assistiti. La curva epidemica delle sindromi simil-influenzali, rileva l’Iss, mostra un andamento in crescita anticipato rispetto alle precedenti stagioni con un valore di incidenza superiore a tutte le precedenti stagioni

Sul fronte Covid, invece, dopo un mese in costante aumento, tornano a diminuire i contagi in Abruzzo: il dato degli ultimi sette giorni registra una flessione del 7% rispetto alla settimana precedente. Nel periodo dal 26 novembre al 2 dicembre, infatti, 6.801, mentre negli ultimi sette giorni sono stati 6.298. Di conseguenza, torna a diminuire l’incidenza settimanale dei contagi per 100.000 abitanti, che è ora a 494 (una settimana fa 534). In lieve crescita il tasso di positività, la cui media nell’ultima settimana è pari al 18,98%, contro il 17,15% della settimana precedente. Sul fronte decessi, analizzando i dati contenuti nel bollettino della Regione, si registra un lieve calo: nell’ultima settimana le vittime sono state 11, contro le 14 di quella precedente. In aumento i ricoveri in area medica, mentre scendono quelli in terapia intensiva: il tasso di occupazione dei posti letto scende al 5% per le terapie intensive (una settimana fa 7%) e sale al 19% per l’area non critica (17 %).

A livello territoriale, i numeri scendono ovunque, ad eccezione della provincia di Chieti, che è in testa con un’incidenza settimanale dei contagi pari a 537 (una settimana fa 497). Poi ci sono il Teramano, con 523 (578), il Pescarese, con 489 (588) e la provincia dell’Aquila, con 363 (430).