Presidente della Provincia: la strana coppia Mariani-Gatti ha ‘spacchettato’ i due fronti

Centrodestra spaccato tra Piccioni e Vagnoni, il Pd tra Piccioni e D’Angelo: prove di forza verso le amministrative di Teramo. Votano fino alle 20, con ‘peso’ diverso, 613 tra amministratori e sindaci. Scrutinio in serata

TERAMO – Da via Milli a via Carducci e non solo. Dalla Provincia di Teramo verso il Comune del capoluogo, parlando in senso elettorale: il voto di oggi per l’elezione del presidente della Provincia, avrà ricadute solo ed esclusivamente politiche, in una sorta di ‘braccio di ferro’ tra maggiorenti di partiti e movimenti civici.

I candidati sono tre sindaci, uno della montagna, Camillo D’Angelo di Valle Castellana, e due del mare, Domenico Piccioni di Tortoreto e Massimo Vagnoni di Martinsicura. Sono elezioni di secondo livello, ovvero ‘riservate’ soltanto ai sindaci e ai consiglieri comunali dei 47 municipi della provincia teramana. Gli assessori non votano, e gli amministratori dei Comuni più grandi esercitano un ‘voto ponderato’ maggiore (l’indice ponderazione si ottiene dalla divisione del valore percentuale determinato per ciascuna fascia demografica, per il numero complessivo dei sindaci e dei consiglieri appartenenti alla medesima fascia demografica, moltiplicato per 1.000). Alcuni esempi: i 33 consiglieri di Teramo ‘valgono’ un indice ponderato di 595, contro 257 (meno della metà) dei 136 consiglieri delle assemblee civiche dei sette comuni della Costa (Martinsicuro, Alba, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi) più Atri. Il numero più alto di amministratori votanti è ricompreso nei Comuni fino a 3.000 abitanti, quelli della cosiddetta fascia A, che ‘pesano’ 50: sono 262 al voto. Le fasce sono cinque, i consiglieri e sindaci alle urne sono 613, rappresentano 306.349 abitanti del Teramano. Voteranno dalle 8 alle 20 in Provincia, a Teramo: lo scrutinio delle schede e le somme avverrà subito dopo la chiusura delle urne e in serata avremo il nuovo presidente della Provincia, che sostituisce Diego Di Bonaventura.

Questi sono i numeri. Chi vincerà? Quando vota il popolo (a proposito questa dovrebbe essere l’ultima che politici e amministratori se la suonano e se la cantano per questa elezione), bene o male la tendenza può essere valutata. Trattando di politici, tutto è possibile. Lo dimostrano le due grandi spaccature nel centrodestra e nel centrosinistra, registrate alla vigilia di questa elezione. La ‘strana coppia’ Sandro Mariani-Paolo Gatti ha portato a spacchettare entrambi i fronti: assieme al parlamentare Giulio Cesare Sottanelli (che con Gatti ha già sperimentato una fortunata alleanza nell’elezione dei consiglieri provinciali qualche mese fa) e al sottosegretario Umberto D’Annuntiis formano un quartetto che mette insieme, sul candidato Piccioni, Fratelli d’Italia, Azione (ma non Italia Viva), il movimento civico di Futuro In con la sua rete di ‘amicizie’ tra sindaci e consiglieri, e il Pd regionale, con la benedizione del deputato Fina e della presidente Manola Di Pasquale. Ma non il Partito democratico di Teramo che, stando alle dichiarazioni di voto deliberate nell’ultima riunione di partito, seguirà con i suoi consiglieri comunali cittadini le direttive dell’amministrazione D’Alberto.

Questa si orienta sul candidato della montagna, Camillo D’Angelo, forte di un appoggio del comune più ‘pesante’ (che potrebbe far convergere su lui almeno 18 consiglieri di maggioranza e 5 di opposizione), con l’appoggio dei consiglieri del centrosinistra, guardando dalla finestra cosa sceglierà di fare Mauro di Dalmazio, notoriamente più propenso per il candidato Vagnoni. Il sindaco di Martinsicuro, con il centrodestra ‘spacchettato’ da Gatti e D’Annuntiis, ha dalla sua parte la Lega (‘forte’ di sindaco e consiglieri di Giulianova, tra gli altri) e di Forza Italia, ma anche chi all’interno di Fratelli d’Italia non ‘gradisce’ Gatti.

Si capisce dunque perché questa elezione di secondo livello è un banco di prova per le amministrative di Teramo, subito a primavera, e di Giulianova, l’anno prossimo. Insomma, questa sera ne vedremo delle belle….