Finori riconsegnerà la seggiocabinovia lunedì. Stasera incontro della Gst senza liquidatore

Prati di Tivo: il gestore avrebbe deciso di ‘liberare’ l’impianto della Provincia. Così si faciliterebbe una nuova gara. La riunione con il presidente D’Angelo potrebbe valutare la liquidazione della società

TERAMO – Dopo sette diffide ricevute e una querelle che si trascina dai primi del mese di dicembre, stavolta forse è la volta buona: Marco Finori ha comunicato, attraverso i suoi legati, che riconsegnerà la seggio cabinovia della Madonnina lunedì prossimo, 20 marzo. La notizia è stata trasmessa a tutti i soci della Gran Sasso Teramano che da tempo attendevano che l’impianto – di proprietà della Provincia ma non della Gst – tornasse indietro, come avvenuto invece, anche in quel caso con una lunga attesa – per il Pilone di mezzo e la Quadriposto, che sono gli altri due impianti della stazione turistica teramana.

Che possa essere la volta buona molti sperano ma tanti altri sono diffidenti, considerato il tira e molla che il gestore degli impianti ha adottato in questa vicenda, dopo aver aperto per poco più di un mese e mezzo, questa estate l’attività della seggiocabinovia. In ogni caso sarà sicuramente una notizia – che se poi verrà confermata dai fatti – restituirà un pò di serenità alla Gst e ai maggiori azionisti Provincia e Camera di commercio, intenzionati da tempo a rimettere in movimento almeno questo impianto. Sarà sicuramente l’argomento principale del tavolo, da più parti indicato come ‘informale’, fissato per il pomeriggio di oggi proprio nella sede della Provincia, alla presenza del presidente Camillo D’Angelo che pare intenzionato ad affrontare con diverso piglio rispetto al suo predecessore, questa incancrenita situazione.

Sembra che il tavolo sia stato chiesto anche dal Comune di Pietracamela, i cui rappresentanti non hanno mai nascosto l’interesse a riprendere possesso della seggio cabinovia ma anche quello di valutare una messa in liquidazione della Gran Sasso Teramano, per poi essere ‘liberi’ di gestire l’impianto principale che non rientra nella massa ‘fallimentare’, e magari assegnarne la gestione attraverso una nuova gara. Ma su questo c’è sempre da valutare il parere del commissario liquidatore, che dopo una lunga ‘battaglia’ procedurale e come si diceva ben 7 diffide, è riuscito ad ottenere (forse) la riconsegna della seggiovia. Ma anche la sua posizione potrebbe essere in bilico, secondo i rumors, e una conferma di questi verrebbe dal fatto che questa sera alla riunione Gabriele di Natale non è stato invitato.