La Asl revoca il servizio di ristorazione alla Pap. Da domani ci sarà un’altra ditta

Le gravi inadempienze, prima fra tutte il mancato pagamento degli stipendi al personale, ha indotto l’azienda a ‘licenziare’ la ditta. I dipendenti saranno riassorbiti dalla E.P. di Roma che pagherà anche un anticipo sulla prima mensilità

TERAMO – Dopo tante vicissitudini è finita l’era della Pap negli ospedali teramani. E’ di oggi la notizia della rescissione unilaterale del contratto per la ristorazione da parte della Asl di Teramo che mette fine alla difficile situazione creatasi nel tempo, soprattutto nei confronti del personale oltre che nella qualità del servizio offerto ai degenti dei quattro presidi della provincia. L’appalto è stato affidato, in via d’urgenza e temporaneamente, per la durata di un anno prorogabile per sei mesi, alla società romana E.P., azienda leader nel settore, che subentrerà nella gestione da domani, 22 giugno. Proprio in queste ore sono state espletate tutte le procedure volte al riassorbimento del personale che ha diritto e, in più, la stessa azienda, su richiesta della Direzione generale, si è impegnata a versare a tutti i dipendenti, nei prossimi giorni, una anticipazione sul primo stipendio.

Il contratto con la Pap srl intercorreva dal 2016, ma nel corso degli anni il rapporto di erogazione del servizio è andato deteriorandosi. Soprattutto negli ultimi tempi è stata riscontrata una serie di gravi criticità nella regolare esecuzione delle prestazioni da parte della ditta, inadempiente sotto diversi profili tra cui il mancato pagamento delle retribuzioni ai dipendenti, carenze delle materie prime da utilizzare nella preparazione del vitto, cattivo stato di manutenzione delle attrezzature delle cucine e mancata sostituzione del personale impiegato nel servizio.

Nel corso di questi anni ci siamo costantemente adoperati a far si che l’operatore economico rispettasse le condizioni contrattuali e che offrisse soprattutto un adeguato servizio a chi si trova in ospedale, ma una serie di inadempienze – afferma il direttore generale Maurizio Di Giosiaci ha indotto a prendere una decisione drastica e a trovare una soluzione in via di emergenza per scongiurare l’interruzione del servizio, porre fine alla situazione venutasi a determinare e garantire, così, un servizio adeguato per i degenti”.

La direzione generale – si legge nella nota diffusa dall’azienda sanitaria teramana – coglie l’occasione per rivolgere un plauso e un ringraziamento di cuore a tutti gli operatori impiegati nel servizio per il senso di responsabilità dimostrato e che non hanno mai abbandonato il loro lavoro svolgendo un servizio basilare per l’assistenza nelle nostre strutture nonostante non venissero pagati dal gestore. Una vicenda che si è conclusa positivamente grazie anche alla fattiva mediazione dei sindacati“.