Si arena la trattativa per il Bonolis: Soleia spara alto, interviene il Comune

A pochi giorni dal termine per l’iscrizione all’Eccellenza, le parti sono distanti: troppi 120mila euro per 19 gare. Il dirigente dell’ufficio tecnico ricorda che la convenzione riporta 51mila euro

TERAMO – Chi pensava che la strada verso il ritorno al Bonolis fosse non diciamo in discesa ma molto meno in salita, anche dopo l’incontro tra la tifoseria e la nuova società, forse dovrà ricredersi. A giudicare dallo stato delle cose, a pochi giorni dalla scadenza dell’iscrizione al campionato di Eccellenza Abruzzo, sulla cui domanda il club dovrà indicare il campo di gioco principale e quello secondario, la ‘trattativa’ con il gestore dell’impianto ed ex presidente della società scomparsa dal panorama della serie C, il Teramo Calcio 1913, sembra essere al palo.

Quegli spiragli aperti dalla comunicazione ‘spontanea’ della Soleia, che annunciava un prezzo scontato del 40% per l’utilizzo del Bonolis per il Città di Teramo, si sarebbero richiusi o quantomeno sarebbero da calcolare su un costo che il Città di Teramo ritiene alto per giocare 19 partite del campionato di Eccellenza (e solo quelle perché gli allenamenti sarebbero altrove). Riportiamo i fatti, senza interpretazioni, che lasciamo ai lettori: Soleia per 19 partite chiede una somma superiore a quella che pagherà il Monterosi, 120mila euro più Iva. Il presidente Filippo Di Antonio avrebbe provato a dire che la somma è alta e ha invocato la convenzione stipulata con il Comune di Teramo. Sembra che la proprietà della Soleia non ne voglia sentir parlare.

La novità delle ultime 48 ore è che sulla vicenda è intervenuto il Comune, proprietario dell’impianto, che ha inviato una pec alla Soleia (a firma del dirigente dell’Ufficio Tecnico) con cui ricorda che il costo applicabile per un utilizzo potenziale di 270 giorni ed effettivo di 200, è di 51mila euro, secondo quanto citerebbe l’articolo 36 della stessa convenzione.