No dei giudici alla Gst, la gestione della seggio-cabinovia resta a Finori

Respinto dal tribunale civile il ricorso della società proprietaria. L’impianto può continuare a girare in attesa del giudizio di merito

TERAMO – La seggio-cabinovia Prati di Tivo-La Madonnina resta sotto sequestro cautelativo e affidata in custodia e gestione temporanea a Marco Finori. Il tribunale civile di Teramo in composizione collegiale presieduto dal giudice Angela Di Girolamo, riunito in udienza camerale, ha respinto il ricorso presentato nell’aprile scorso dalla Gran Sasso Teramano, con cui si chiedeva l’annullamento dell’ordinanza con cui, a fine marzo scorso, era stato posto sotto sequestro il ramo d’azienda della Gst.

La decisione dei giudici teramani interviene dunque a dare continuità alla precedente decisione, e non interrompe l’attività della seggio cabinovia, ripresa di recente. Questa situazione resterà di fatto almeno fino alla decisione del tribunale nel procedimento di merito, quello in cui la Gst si è opposto alla richiesta di Finori di risarcimento dei danni subiti dalla decisione di revocargli la vendita degli impianti di proprietà della Gst.