Stagione invernale sempre più lontana: il Coreneva non autorizza le piste da sci

Prati di Tivo. Accolta la richiesta di ‘immunità’ solo far girare per la seggiocabinovia (dopo che saranno soddisfatte tre richieste). E la Regione scrive alla Provincia: “Sistemare gli O’BellX”

PIETRACAMELA – A dispetto dalla ventata di ottimismo spirata dall’ultima riunione convocata dal sindaco di Pietracamela, dove s’era intravisto un barlume di fronte comune nello sforzo di rilanciare la stazione turistica, la stagione invernale dei Prati di Tivo sembra sfumare ancora una volta. La sensazione è netta alla lettura del documento con cui Il Coreneva della Regione Abruzzo concede il certificato di ‘immunità’ alla ditta Marco Finori per far girare l’impianto telemix Prati di Tivo-Madonnina ma non per le piste da sci. Ciò significa che la seggiocabinovia sarà aperta quest’inverno ma potrà trasportare soltanto sciatori escursionisti, esperti di fuori pista o scialpinisti e non la stragrande maggioranza di appassionati dello sci.

Ma in definitiva il Coreneva ha autorizzato quanto richiesto dallo stesso gestore degli impianti, che non aveva chiesto anche quella per le piste da sci. E lo stesso certificato di immunità per le seggiocabinovia sarà attivo soltanto dopo che Finori avrà soddisfatto alcune prescrizioni, tre in tutto: indicazione del nominativo del responsabile della gestione del piano e del suo sostituto e delle persone necessarie per l’attuazione, la dimostrazione dell’avvenuta installazione della stazione nivometeorologica automatica dell’area dell’impianto e della creazione del ‘campo neve’ (per monitorare l’evoluzione delle precipitazioni nevose) e, per ultimo, la disponibilità ad effettuare, alla presenza del personale specializzato, un’esercitazione dimostrativa dell’applicazione delle corrette procedure di attuazione previste dal Pidav e dal piano di gestione in generale.

Non sono cosette da poco (e il Pidav in particolare, in corso di redazione ma che resta sospeso in assenza degli O’BellX) che rischiano di rendere la situazione un cane che si morde la coda e un rompicapo senza soluzione.

E’ importante segnalare che il certificato che verrà (il verbo al futuro è il più esatto da utilizzare in questo caso) concesso è stato deliberato a maggioranza dei componenti della Commissione, fatta eccezione per il rappresentante della Regione Abruzzo. Regione che nel frattempo, alla luce di questo documento di autorizzazione parziale, ha scritto alla Provincia per sollecitare un avvio delle procedure di sistemazione del sistema di prevenzione valanghe O’BellX con la stesura di una apposita convenzione con Comune di Pietracamela e gestore degli impianti, proprio per far sì che si possa eventualmente autorizzare l’utilizzo delle piste da sci.

Come si esce da questo nuovo colpo di scena? Con il piano B proposto dal sindaco di Pietracamela, Antonio Villani: autorizzare lui, di volta in volta e sentito il parere della commissione valanghe, l’apertura della stazione turistica per lo sci, aggirando il problema del mancato riposizionamento degli O’BellX. Ma bisogna fare prestissimo.

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