TERAMO – Picchiava la mamma e la sorella, accanendosi contro le donne, per avere soldi e, nel caso più recente, per appropriarsi di un libretto di deposito bancario. Fino a costringerli a lasciare casa e a rifugiarsi da alcuni parenti. E’ stato il giudice a interrompere questa sequenza di violenza: su richiesta del pubblico ministero Bruno Auriemma, ha firmato una ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia. Pasquale M., teramano di 35 anni, da oggi è in carcere. Per mesi, secondo le indagini condotte dagli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, metteva in atto una condotta aggressiva nei confronti della madre e spesso picchiava anche la sorella. Le violenze e le percosse erano diventate sempre più frequenti, al punto che i conviventi dell’uomo sono stati costretti a lasciare casa. E’ stato l’episodio più grave che li ha convinti a uscire dall’abitazione e a denunciare l’accaduto: il giovane ha picchiato la madre sotto gli occhi del padre, gravemente malato, per prendere un libretto di deposito. L’intervento del capofamiglia ha permesso alla donna di sfuggire alla presa e di rifugiarsi in casa di un vicino. Le testimonianze di quanto accadeva e i certificati medici sulle lesioni della madre, hanno portato il magistrato a contestare al 35enne il reato che lo ha fatto finire in carcere.
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