TERAMO – Tragedia nella notte nella campagne della frazione di Molviano di Campli. Un imprenditore agricolo di 38 anni, Pierluigi Fanì, di Bellante, è morto maciullato dalla macchina per la fienagione – quella che produce le cosiddette rotoballe – che stava manovrando. Secondo alcune testimonianze di altri agricoltori che erano impegnati con lui nel terreno di proprietà di un’azienda agricola del posto, l’uomo si sarebbe sporto troppo verso il meccanismo di aggancio del fieno o avrebbe tentato di rimuovere del fieno ed è stato agganciato. La scena è stata agghiacciante per chi era al lavoro lì: l’imprenditore è stato risucchiato nel macchinario e non ha potuto far nulla per liberarsi, morendo tra atroci soffernze. L’incidente è avvenuto verso l’una e trenta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ma anche il personale di soccorso del 118 che però nulla ha potuto fare per salvare l’imprenditore, maciullato dagli ingranaggi. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero, mentre il macchinario è stato sottoposto a sequestro per i rlievi penali. Sia la magistratura che la Medicina legale e del lavoro hanno aperto un fascicolo sulla tragedia.
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