Tasi, Tiberii (Ncd) al Pd: «Partito arroccato sulle sue posizioni»

TERAMO – Dopo la replica dell’assessore Guardiani alle accuse del Pd sulla presunta “stangata” della Tasi, arriva anche la risposta del gruppo consiliare del Nuovo centrodestra che attacca “l’atteggiamento” del partito di centrosinistra “arroccatosi sui propri emendamenti” senza cercare un possibile accordo con la maggioranza. Il gruppo consiliare del Pd, si legge in una nota a firma del capogruppo Ncd, Pasquale Tiberii, “non ha ancora superato il travaso di bile dovuto al fatto che il regolamento predisposto dalla maggioranza ha visto il voto favorevole in Consiglio del consigliere Pomante e l’astensione del Movimento 5 Stelle”. Il capogruppo ribadisce come la Tasi sia stata “una tassa non voluta e non richiesta” e come tutti i Comuni siano stati costretti a prevederla per far fronte al taglio “di 3 milioni e 300mila euro di trasferimenti statali”. In questo quadro, continua Tiberii, “il compito di chi è maggioranza è anche quello di fare scelte difficili per tenere i conti in regola assumendosene la responsabilità. Il criterio adottato per la Tasi è stato quello del ‘chi più ha più paga’ per venire incontro, con tutta una serie di esenzioni e detrazioni , alle fasce più deboli tramite l’incrocio tra rendita catastale e reddito Isee”. Il gruppo consiliare Ncd ribadisce il “buon lavoro” fatto per arrivare ad un regolamento Iuc (l’imposta unica comunale che racchiude Tasi, Tari e Imu) migliorato poi nel passaggio consiliare grazie anche ad emendamenti dell’opposizione. “Il Pd non ha apprezzato neanche quest’occasione di confronto – aggiunge Tiberii – al contrario ha preteso e pretende di sostituirsi integralmente a chi ha ricevuto il mandato di amministrare dai cittadini teramani, volendo stravolgere sia da un punto di vista tecnico che politico il regolamento stesso”. “Il sindaco Brucchi ha manifestato la possibilità di modificare il regolamento successivamente alla verifica dell’effettivo gettito – chiude la nota del capogruppo – anche davanti a quest’impegno il Pd ha preferito continuare sulla strada dell’ostruzionismo e sulla strada di una campagna elettorale che al contrario è terminata l’8 giugno con la vittoria della coalizione di centrodestra e di Brucchi”.