TERAMO – Una numerosa rappresentanza dei docenti dell’Universita’ di Teramo ha consegnato ufficialmente questa mattina al rettore Luciano D’Amico una lettera di protesta contro il blocco degli scatti stipendiali, in vigore da cinque anni. I docenti dell’Ateneo fanno dunque parte della schiera degli 8.000 colleghi di tutta Italia che questa mattina contemporaneamente si sono riuniti nei vari rettorati per consegnare una identica lettera, rispondendo così all’appello del professor Carlo Ferraro del Politecnico di Torino per una mobilitazione fissata per oggi. La protesta, che solo casualmente ha coinciso con la sentenza di ieri della Corte Costituzionale sulla illegittimità del blocco dei contratti per gli statali, riguarda essenzialmente due punti: lo sblocco degli scatti stipendiali a partire dal primo gennaio 2015 e il riconoscimento solo ai fini giuridici del quadriennio 2011-2014, con conseguenti effetti economici ma solo a partire da gennaio 2015 «anche per spirito di solidarietà – si legge nel documento – nei riguardi di tutto il pubblico impiego che in tale quadriennio è stato sacrificato insieme a noi». Il rettore Luciano D’Amico ha condiviso pienamente lo spirito della protesta assicurando di farsene portavoce a tutti i livelli istituzionali.
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