TERAMO – Rinuncia a un caffè per dare una speranza” è lo slogan di “Teramo è solidale” l’iniziativa organizzata dall’associazione per l’autismo Abruzzo Onlus e da Teramo solidale, per chiedere l’annullamento della delibera sulla compartecipazione della spesa delle famiglie dei portatori di disabilità per la cura e l’assistenza. L’iniziativa si terrà venerdì 11 settembre alle 17 in piazza Orsini a Teramo. Questa volta le associazioni chiedono una presa di posizione da parte dei cittadini e il contributo economico di 1 euro, il prezzo di un caffè, per far fronte alle spese del ricorso presentato alla Tar dell’Aquila. “La delibera va annullata perché è sbagliata – ha dichiarato il presidente di Abruzzo Onlus Dario Verzulli nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina e continua – Gli errori sono molteplici. Esistono delle discrepanze tra i parametri pubblicati dal Comune nel bando di richiesta per l’assistenza domiciliare e i criteri effettivamente adottati nella formulazione delle graduatorie. In molti casi, inoltre, i dati in possesso del Comune si sono rivelati errati: molti eroganti sono stati segnalati come rinunciatari pur non avendo mai rinunciato al servizio. In base ai dati ufficiali degli scorsi gennaio e febbraio è possibile costatare che dopo l’attivazione della delibera sulla compartecipazione c’è stato un taglio del 75% delle ore erogate. La delibera va annullata perché è sbagliata. Siamo a favore della compartecipazione, ma che sia una compartecipazione giusta ed equa. Intanto abbiamo presentato un ricorso alla Tar dell’Aquila, vedremo cosa accadrà”.
-
Pietro Grasso dialoga con gli studenti a UniTe
L’ex presidente del Senato e già Procuratore nazionale Antimafia lunedì prossimo sarà ospite della Scuola di... -
Rifiuta l’identificazione e aggredisce i carabinieri, arrestato
L’episodio nei pressi del porto di Giulianova. Aveva violato il foglio di via: per bloccarlo i... -
Roseto in lutto per la scomparsa della maestra Cristiana
Aveva 46 anni e da una decina lottava contro la malattia, senza per questo mollare l’impegno...