TERAMO – Si è spento in nottata, nella sua abitazione, Vincenzo Cimini, in arte "Giacobbo", uno dei personaggi più noti della teramanità, poeta dialettale, disegnatore, un vero artista. Vincenzo Cimini, aveva 84 anni, era un geometra, ma la sua vita l’ha spesa anche e soprattutto nella ricerca e nella conservazione del vernacolo teramano, nella conservazione e la cura delle tradizioni di quello che accadeva "na’ vodd". Personaggio notissimo anche al grande pubblico per via delle sue performance televisive, protagonista di oltre 400 trasmissioni, con un fortunatissimo format che aveva portato su tutti gli schermi, quello in cui "Giacobbo" recitava in monologhi in puro dialetto teramano. Già dagli antichi schermi di TeleT, per poi passare a Teleponte e a Verde Tv, "Giacobbo" allietava e faceva sorridere per le sue poesie in rima e i tanti aneddoti, che il titolo fosse "La preta marmarate" (dall’idea del compianto Alberto Chiarini) o "Lassàbato di Giacobbo", Vincenzo era protagonista principe nell’esaltazione della storia e della caratterizzazione dialettale. La città lo saluterà domattina alle 9,30 nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria in piazza Garibaldi. Ad accompagnarlo, la moglie Delia Pompei, e i figli Clem, Marco, Nico e Annalia. A tutta la famiglia l’abbraccio e la vicinanza della direzione e della redazione di www.emmelle.it
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