TERAMO – Un simbolo contro la violenza sulle donne e il femminicidio, voluto dall’Associazione Bon Ton e svelato nel luogo, come ha detto il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, nel suo intervento, «nel cuore della città, luogo dove le famiglie si ritrovano, quelle famiglie che devono essere il nucleo dove combattere il germe della violenza di genere». Da oggi la Villa Comunale Bandini ha una scultura in più, un’opera su cui stacca un paio di scarpette rosse e il messaggio "vi prego di osservare silenzio". C’è voluto tutto l’impegno di Anna Di Paolantonio, che da anni vive l’impegno sociale di tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere, lei che porta nel cuore la ferita del femminicidio, anche se indiretto, della sorella Remuccia. Ha accompagnato lo svelamento della scultura, opera di un artista che ha voluto mantenere l’anonimato e finanziata dall’Associazione Samarcanda, con un toccante messaggio e l’invito, a stringersi accanto a lei, a Mariano Pasqualoni, fratello della compianta dottoressa Ester, trucidata nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero nel giugno di due anni fa. La cerimonia della Villa di questa mattina, alla presenza delle autorità e degli assessori Valdo Di Bonaventura e Maria Cristina Marroni, segue l’accensione di rosso, ieri sera, del Duomo di Teramo e la rappresentazione al teatro Comunale, di Amori Amari.
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