Canzio: "Nessun danno ambientale provocato dalla Turbogas"

TERAMO – Le dichiarazioni rilasciate sulla Turbogas dal consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale e dal consigliere regionale Claudio Ruffini, dopo le note vicende dell’inchiesta aperta dalla procura di Crotone, trovano la replica del consigliere comunale della Lista al Centro per Teramo, Roberto Canzio, da sempre favorevole al progetto della centrale termoelettrica. Relativamente la posizione di Manola di Pasquale che ritiene l’eventuale realizzazione della centrale priva di benefici economici per il territorio, Canzio puntualizza che l’investimento previsto sarebbe stato di cinquecento milioni di euro di cui, circa trecento milioni, sarebbero serviti per realizzare opere infrastrutturali realizzabili attraverso il coinvolgimento di aziende teramane. Tra i benefici economici, Canzio annovera inoltre la possibilità per aziende che si sarebbero insediate sul territorio teramano di risparmi sulle bollette energetiche del 30%, il che per il consigliere di centrodestra avrebbe costituito un’attrattiva importante per nuove aziende con conseguente creazione di nuovi ed importanti posti di lavoro. Nella nota di replica, Canzio smentisce anche la dichiarazione resa da Manola Di Pasquale sui danni che la nascita della Turbogas avrebbe arrecato all’agricoltura locale. “Non si può non chiarire- si legge nel comunicato di Canzio – che in realtà la Centrale sarebbe sorta a dieci chilometri dal Parco e che quella zona non può essere considerata agricola in quanto nei dieci anni di amministrazione comunale di centrosinistra è stata progettata è realizzata una sottostazione che impedisce ogni coltivazione grazie alla presenza massiccia di tralicci dell’alta tensione. Sottostazione che Befacchia ha definto una “devastazione selvaggia per la quale andrebbero processati tutti coloro che si sono resi responsabili di quell’attentato”. Ed è proprio la Sottostazione – dice Canzio – che compromettendo quel territorio, prima agricolo, ne ha permesso il cambio di destinazione d’uso. Canzio replica inoltre anche a Ruffini, il consigliere regionale del Pd contrario alla Turbogas perché ritenuta causa di danni ambientali e alla salute. Una posizione ritenuta singolare da Canzio, secondo il quale lo stesso Ruffini quando nel 2000 era presidente della Provincia, avrebbe firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Giulianova e con la Regione Abruzzo per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a ciclo combinato alimentato a gas naturale (dunque una turbogas) che avrebbe contribuito alla diminuzione dei costi di approvvigionamento energetico per l’imprenditoria locale e che veniva definito ad “impatto ambientale del tutto trascurabile”. Per Canzio curioso è anche il fatto che l’area ritenuta all’epoca idonea è un’area industriale di Montorio che dista 50 metri dal sito di Contrada Cortellucci, l’area individuata allo stato attuale per la Turbogas. “Ricordo ai due esponenti del PD teramano – termina Canzio – che l’ex ministro del Pd Bersani (possibile futuro segretario nazionale dello stesso PD) nel settembre 2006 definì ” il turbogas una tecnologia di punta ”.