La Provincia individua i siti per le discariche

TERAMO Sarà presentato il prossimo 29 marzo lo studio che individua i siti potenzialmente idonei per nuove discariche. Dovranno essere recuperati due milioni di metri cubi, tanto il fabbisogno stimato fino al 2018 per l'intera provincia, e nelle discariche potranno essere conferiti esclusivamente rifiuti trattati. Il trattamento sarà assicurato dai due Poli tecnologici complessi, a Teramo e a Notaresco, e la Provincia di Teramo proporrà un Accordo di programma fra i quattro Consorzi esistenti per la realizzazione e la gestione comune degli impianti. “Un' anticipazione dell'Ato unico _ commenta il Presidente Ernino D'Agostino _ come previsto dal Piano regionale dei rifiuti ( attualmente in itinere) che consentirebbe di razionalizzare risorse, di utilizzare nella maniera migliore le competenze di tutti ma, soprattutto, di tener conto delle esigenze del territorio”. Secondo le previsioni del Piano regionale dei rifiuti gli attuali quattro Consorzi _ Piomba Fino, Corsu, Cirsu e Unione dei Comuni Val Vibrata _ dovrebbero confluire in un unico organismo. Lo studio ha individuato siti “potenzialmente” idonei. Su questi si aprirà una fase di confronto con i Comuni e i Consorzi. Lo studio è stato realizzato dai tecnici di tre settori dell'ente: ambiente, urbanistica e lavori pubblici, coordinati dal dirigente del settore ambiente, Ferdinando Di Sanza. Oltre agli strumenti legislativi, regolamentari e di programmazione (Piani regionali, Pai, Piano territoriale, legislazioni sull'uso del suolo, legislazione ambientale ecc. ) sono stati presi in considerazione una serie di indicatori _ individuati sulla base della più recente bibliografia tecnica e scientifica. L'individuazione di aree idonee per impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti deve tenere presenti vincoli e limitazioni di natura diversa: fisici, ambientali, sociali, economici, politici e tecnici.