TERAMO – Ventimila euro, centesimo più, centesimo meno. E’ l’importo di due assegni che nel pomeriggio un emissario del Teramo calcio depositerà in Lega a Firenze assieme alla domanda di iscrizione. E’ un passo, piccolo ma ricco di speranza. Perchè così com’è l’iscrizione non sarà accolta, verrano chiesti altri documenti, tra i quali la fidejussione e le liberatorie. Ma almeno, questo significa che il Teramo può dilazionare per altri 15 giorni (con una penalizzazione sul prossimo campionato) i tentativi di salvare società e serie C2. In giornata si cercherà anche un altro miracolo, quello di effettuare per via telematica i versamenti degli F24 per i contributi previdenziali. Da oggi insomma, si insisterà con la sottoscrizione pubblica e con le trattative per mettere su una cordata di imprenditori che rilevi il pacchetto azionario del Teramo. Nelle ultime ore, stando a quello che si raccoglie in città, Romy Malavolta ha dato l’assenso per il versamento di questi 20.000 euro, ma ha anche fatto sapere, sempre per bocca del solito consulente-portavoce Giuseppe Tedeschi che "sono gli ultimi soldi che caccia" (si può ascoltare l’intervista di questa mattina su Lady Radio). Il problema dunque è soltanto rinviato: adesso servirà quella parte mancante ai circa 600.000 euro che si prevedeva servissero all’inizio di questo salvataggiio che, lo ripetiamo, qualora avvenisse sarebbe più di un miracolo.
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