Trifuoggi, dalle critiche agli insulti

PESCARA – «Mi sembra che alle più che legittime critiche dei provvedimenti giudiziari si stiano
sostituendo insulti, denigrazioni, calunnie fantasiose». "image"A sostenerlo è il procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi, che parafrasando il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer, accusa alcuni "personaggi" e i "mezzi di comunicazione" per gli "insulti" che arrivano sull’inchiesta sulle tangenti per la sanità in Abruzzo. Trifuoggi ha parlato nel corso di un convegno promosso a Pescara dall’Ugl nell’ambito della giornata della legalità, spiegando che gli insulti arrivano «da personaggi che apparentemente non attraversano un buon periodo di salute mentale, ma la salute mentale ce l’hanno i giornalisti che li intervistano, li aizzano, li stimolano e li provocano». «Il confronto ci sarà con questi signori – ha aggiunto – non nei dibattiti televisivi ai quali non andrò, ammesso che venga invitato, non dalle colonne dei giornali o di altri mezzi di comunicazione di massa, ma nell’unico luogo possibile per un magistrato, in un’aula di giustizia, nella quale questi signori dovranno rendere conto delle affermazioni che stanno facendo, così come dovranno rendere conto quegli altri signori, che, già a novembre scorso sempre per motivi chiarissimi e ben individuati, hanno tentato di infangarmi».