Niente baraccopoli per i terremotati ma case dopo l’estate

L’AQUILA – "Il governo non fara’ baraccopoli ne’ tendopoli a lunga permanenza. Entro la fine dell’estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione della scuola post terremoto a Poggio Picenze (e stamani lì c’era già stata, come ieri, il ministro Gelmini che ha cofermato al riapertura delle scuole per lunedì). Berlusconi ha tracciato un quadro molto positivo dell’attivita’ dei soccorritori e ha detto che non siamo ancora al 100% ma al 90%: "Meglio di cosi’ non si poteva fare", ha commentato. Considerata la violenza del sisma, ha fatto osservare il presidente del Consiglio, il numero delle vittime non e’ stato cosi’ alto e che gli edifici da ricostruire sono almeno il 50% del totale. "Prima dell’autunno chiuderemo tutte le tendopoli – ha aggiunto – e procederemo nella ricostruzione in tempi molti stretti. Chi vuole ricostruire la propria casa, la’ dove era, nelle vicinanze, o da un altra parte avra’ il sostegno dello stato". Gli ospiti della tendopoli, a queste parole, sono scattati in un applauso fragoroso. "Il governo – ha detto ancora Berlusconi – e’ vicino ai cittadini che ne hanno bisogno. Questo e’ il principale impegno, insieme a quello della crisi economica, del governo".