«La Turbogas di Teramo uguale a quella di Montorio del 2002»

TERAMO – Sembrava essere andata nel dimenticatoio la lunga querelle sulla centrale turbogas che aveva animato la vita pubblica di Teramo. E invece eccola, divampata di nuovo più rovente del caldo torrido di questi giorni. Il Partito democratico ha annunciato la richiesta di un consiglio comunale straordinario e l’affiancamento alla protesta dei comitati cittadini spontanei dopo la bocciatura di un emendamento che proponeva di escludere  la possibilità di realizzare centrali termoelettriche dalle aree destinate alle attività produttive del Prg interessate dal Piano Paesisitico regionale, quindi di impedire la nascita della Turbogas in un’area interessata da interesse paesaggistico. Non si è fatta attendere la risposta del presidente del Comitato cittadino per le questioni della Centrale Turbogas, il consigliere comunale della lista civica "Al centro per Teramo", Roberto Canzio. Che intanto vuole ricordare a Ruffini e Di Luca, i consiglieri regionali promotori dell’iniziativa di protesta, “che la zona di Contrada Cortellucci non è affatto catalogata come SIC (sito di interesse comunitario) e dunque non ricade nei vincoli di cui alla normativa di riferimento“. Canzio ricorda poi che "la gestione della Centrale darà occupazione a diverse persone ma ancor più rilevante sarà l’incremento di occupazione che si otterrà con tutti i servizi collaterali che nasceranno attorno all’impianto (ristorazione, alloggi, manutenzioni) e soprattutto nelle fasi di costruzione delle strutture, dal momento che sarà impiegata manodopera esclusivamente locale". Non prima di sottolineare che la Centrale Turbogas consentirà "l’abbattimento dei costi dell’energia elettrica per le imprese locali e dunque attrattiva straordinaria per l’apertura di nuove aziende sul territorio", Canzio affonda sul piano politico ricordando che "la coalizione di centrosinistra che nel 2002 guidava la Provincia si espresse favorevolmente alla installazione di una Centrale Turbogas a Montorio al Vomano: la contrarietà di oggi si traduce in ‘barricate politiche’ o semplice smemoratezza? Il consigliere Ruffini – conclude il presidente del comitato pro-Turbogas -, tra l’altro, è proprio sicuro di essere stato, in passato, sempre contrario ad un progetto del genere?"