E ad Alba scoppia la rivolta contro i Rom

ALBA ADRIATICA – Mentre il sostituto procuratore roberta D’Avolio in serata ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere per concorso in omicidio volontario per Danilo Levakovich e Sante Spinelli, i due zingari albensi che si sono costituiti in mattinata e per il latitante Elvis Levakovich, ad Alba in serata è scoppiata in sommossa anti-nomadi l’esasperazione dei cittadini del posto. Quella che doveva essere una fiaccolata in ricordo della vittima del pestaggio, si è trasformata in una spedizione puntiva nel quartiere dove abitano i residenti di etnia Rom e in particolare i parenti dei tre zingari accusati dell’omicidio del commerciante 37enne Emanuele Fadani, avvenuto la scorsa notte nel corso di una rissa. Poco prima delle 19 un gruppo sempre più numeroso di cittadini che si erano mossi verso Piazza del popolo a pochi passi dal luogo dell’omicidio, per partecipare alla fiaccolata spontanea a cui aveva partecipato anche la madre della vittima, si è spostato verso la vicina caserma dei carabinieri per inveire contro due dei tre rom indagati ancora trattenuti nell’edificio. Qui si sono registrati i primi momenti di tensione quando le auto dei carabinieri che trasferivano in carcere i due accusati sono uscite dal recinto della caserma: insulti, tentativi di colpire le macchine civetta sono stati tamponati dall’intervento dei militari dell’Arma. Da lì il gruppo di oltre 200 persone si è trsferito nella zona nord della cittadina, al confine con il comune di Martinsicuro dove c’è il quartiere abitato dai cittadini Rom: qui è esplosa la protesta con i manifestanti che hanno rovesciato la macchina, una utilitaria Lancia, del padre di uno dei due cugini coinvolti nel delitto e p oi hanno lanciato pietre  e oggetti contro la sua abitazione. Analoga situazione nei pressi della stazione ferroviaria, in via Montegrappa, dove sono state danneggiate altre autovetture, una decina, di proprietà sia di zingari che di cittadini cinesi, con lancio di oggetti contro le rispettive abitazioni. La situazione è tornata alla normalità, non senza difficoltà. grazie all’intervento dei carabinieri e degli agenti di polizia intervenuti da Teramo di rinforzo. Il gruppo di cittadini esasperati sono stati riaccompagnati nella zona di partenza, a Piazza del Popolo, dove adesso stazionano in una sorta di veglia notturna.