Consiglio provinciale: accordo raggiunto sulle azioni da attivare contro la crisi

TERAMO – Condivisione sui documenti presentati in Consiglio provinciale sulla crisi economica e sulla sicurezza, è stata raggiunta questa mattina da maggioranza e opposizione. Sulla crisi e sulle misure da adottare in via prioritaria, la minoranza dopo l’inserimento di alcuni degli emendamenti proposti, ha votato l’ordine del giorno della maggioranza. All’unanimità è passato anche l’altro ordine del giorno presentato dal consigliere Massimo Vagnoni (Pdl) riguardante la sicurezza e la richiesta di un posto di polizia nei comuni costieri della Vibrata per arginare la preoccupazione e il senso di sfiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini dopo i gravi episodi verificatisi ultimamente sulla costa teramana, in particolare fra Martinsicuro e Alba. Facendo seguito sia al Consiglio straordinario aperto tenutosi la settimana scorsa a Sant’Egidio che alla risoluzione sulla crisi votata dal Consiglio Regionale un mese fa, sono state individuate alcune azioni proprietarie. Il primis l’assemblea è stata concorde sulla necessità di concertare con gli attori sociali del territorio le priorità per quanto riguarda l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga e le conseguenti proposte da portare all’attenzione del Comitato di crisi della Regione Abruzzo(Cicas) e di potenziare le politiche attive del Lavoro dando seguito ai bandi previsti nel POR FSE. Tra le azioni prioritarie c’è quella di definire l’accordo-programma con le Regioni Abruzzo e Marche rispetto al protocollo d’intesa Val Vibrata-Tronto anche alla luce dell’Accordo sulle grandi infrastrutture e dell’inserimento nel Masterplan regionale di una specifica misura per la provincia teramana. In particolare, relativamente il protocollo Vibrata Tronto, si punta all’attrazione di investimenti nei settori tessile, calzaturiero, metalmeccanico con particolare attenzione al polo del carbonio, dell’agroalimentare e del legno. Concorde l’assemblea nell’auspicare la definitiva approvazione del Par Fas allo scopo di assicurare il finanziamento dei progetti strategici e dare corso alle intese già avviate da Regione e Provincia per l’erogazione delle anticipazioni per la cassa integrazione guadagni da parte delle banche, Il documento votato, informa una nota, impegna il Presidente e la Giunta ad assumere iniziative per dar seguito alle misure individuate avendo cura di “attivare strumenti di comunicazione a favore di lavoratori e imprese per divulgare tutte le opportunità connesse alle misure anti-crisi”. Di “grande senso di responsabilità “ per via della sintesi trovata su un argomento cos’ importante ha parlato il consigliere provinciale del PdL, Raimondo micheli, mentre per Ernino D’Agostino, capogruppo del PD, la “minoranza, conscia della necessità di dare risposte concrete alle esigenze poste dal mondo dell’impresa e dei lavoratori, ha rinunciato a sottolineare aspetti critici che servivano a conferire maggiore forza istituzionale alle proposte del Consiglio”. Per quanto riguarda il tema della sicurezza unanimità è stata raggiunta sulla necessità di“aumentare l’organico delle stazioni dei Carabinieri e istituire un Commissariato di Polizia in una delle città costiere”, un’ ordine del giorno, questo, che sarà inviato anche al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al Prefetto e al Questore di Teramo. Il Consiglio, inoltre, ha votato a maggioranza una variazione di bilancio (per 626 mila euro) e l’assestamento generale (una manovra da 1 milione e 600 mila euro); la convenzione per la gara d’appalto per i servizi di tesoreria. Votato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal presidente del Consiglio, Mauro Martino, a favore degli ex Lsu che prevede di richiedere al Cicas di autorizzare ulteriori 52 settimane di trattamento di mobilità in deroga e di attuare le sinergie interistituzionali per la definitiva stabilizzazione degli ex Lsu. Anche i lavoratori precari della Provincia sono stati al centro del dibattito consiliare. “Non voglio creare confusione né ingenerare equivoci perché siamo nel mezzo di un percorso – ha dichiarato il presidente,Valter Catarra, rispondendo ad una interrogazione del PD –attualmente stiamo riflettendo su una soluzione che sia il meno indolore possibile per i lavoratori ma che tenga conto di una migliore e più razionale organizzazione dei servizi. Ci siamo già incontrati con i sindacati con i quali torneremo a confrontarci il prossimo 4 dicembre. Subito dopo incontreremo anche le rappresentanze sindacali dell’ente”.