Merci contraffatte, dopo la confisca vanno distrutte

TERAMO – Il Consiglio regionale, nella seduta di ieri, ha approvato la proposta di legge contro l’abusivismo commerciale. A ricordarlo è il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. "Questa legge – afferma Castiglione – ha lo scopo di valorizzare e salvaguardare l’attività commerciale, prevedendo nuovi strumenti operativi e misure più incisive per combattere il fenomeno, a partire dall’occupazione abusiva di tutte le aree pubbliche. L’abusivismo commerciale esiste da tempo e si è, nel tempo, modificato negli illeciti e nei modi". Si tratta – si legge in una nota – di un fenomeno dai risvolti sociali, perchè spesso vengono sfruttate persone socialmente in difficoltà e non solo immigrati; economici, perchè causa danni alla collettività e di pubblic sicurezza, in quanto spesso, dietro questo fenomeno, si nascondono organizzazioni criminali "Questa legge – continua l’assessore – nasce, quindi, da una esigenza che vuole contrastare l’abusivismo commerciale, l’occupazione illecita delle aree pubbliche, tutelando il libero commercio e la vendita al dettaglio di merci sulla base di regolare autorizzazione". La legge, oltre a una multa per il trasgressore e la confisca immediata delle merci, prevede anche la distruzione delle stesse come sanzione amministrativa accessoria. La distruzione delle merci contraffatte deve avvenire entro le 48 ore dalla confisca. Se la merce risulti invece di provenienza illecita o venga venduta abusivamente, senza licenze, la stessa deve essere immediatamente sequestrata e, trascorsi 30 giorni senza che nessuno l’abbia reclamata, essere anch’essa confiscata. Qualora si tratti di generi alimentari, questi dovranno invece essere donati in beneficenza. Nell’ambito della proposta, il monitoraggio dei dati sull’abusivismo viene fatto dall’osservatorio del commercio. In questa sede verranno anche individuati gli strumenti di lotta al fenomeno dell’abusivismo. Il progetto di legge regionale porta la firma di tutti i componenti l’Osservatorio del Commercio, e quindi di tutte le associazioni di categoria.