Ecco gli uomini con i quali il manager Varrassi cambierà la Asl

TERAMO – Il problema del parcheggio dell’ospedale di Teramo dovrebbe trovare una soluzione entro la prossima settimana. Resta da stabilire la destinazione della struttura, ovvero se farne interamente un parcheggio (in tal caso non si è costretti a ottemperare alle nuove normative antisismiche), o congelare i lavori di quella parte di struttura destinata ad un uso commerciale e aprire solo la zona destinata agli stalli delle auto. Ad annunciarlo è stato il manager della Asl di Teramo, Giustino Varrassi, nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare il direttore sanitario, Camillo Antelli, e amministrativo, Lucio Ambrosj, ufficializzati la scorsa settimana. Il primo ha 59 anni, è romano ma giuliese di adozione, si è laureato e specializzato a Roma in Clinica Ostetricia e dopo essere stato prima a Sant’Omero, poi a Giulianova e ad Atri, in qualità di direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, Antelli fa il poker a Teramo in qualità di direttore sanitario. A guidare la macchina amministrativa è un teramano, Lucio Ambrosj, di 48 anni. E’ considerato “l’uomo della Asl” in virtù dei 21 anni e mezzo trascorsi al lavoro nell’azienda dove ha ricoperto 4 incarichi dirigenziali, prima nel distretto sanitario di base di Teramo, poi nel dipartimento di assistenza territoriale, poi ancora nell’ufficio Affari generali e infine è stato il direttore della Attività economiche e finanziarie della Asl. E’ questa dunque la squadra che affiancherà Varrassi nel difficile compito di riportare i pazienti teramani a Teramo. E’ questa infatti la priorità che il manager si è dato alla luce di una mobilità passiva diretta fuori regione e che incide significativamente sui conti dell’intero sistema sanitario abruzzese. Per Varrassi i professionisti ci sono: “E’ vero che una fuga di cervelli c’è stata, ma la fuga dei clinici che si sentono ingessati nelle strutture pubbliche è un problema nazionale e che viene alimentato da normative che lo consentono, come i pensionamenti di professionisti in un’età lavorativamente valida”. Per Varrassi invece vanno messe in luce le giovani professionalità: “Ce ne sono molte nella Asl di Teramo – spiega il manager – ma dobbiamo adesso creare le condizioni affinché emergano e lavorino serenamente”. Intanto a livello organizzativo lo staff è al lavoro da qualche giorno per stabilizzare circa 200 precari e per nominare i nuovi direttori e i comitati di dipartimento. Tornato sul problema dell’ospedale di Sant’Omero, maggiore tiepidità ha mostrato Varrassi sull’ipotesi di una gestione mista-pubblico privata. “E’ un progetto a cui la Regione non ha dato seguito, valuteremo altre soluzioni che diano una risposta nell’immediato”. Meno urgente, ma sicuramente non accantonato, il progetto del nuovo ospedale di Gulianova. “E’ prematuro parlarne perché bisogna fare valutazioni approfondite sotto il profilo economico e complesse dal punto di vista di riordino dell’intera rete ospedaliera – ha concluso il manager – sicuramente conto di far funzionare il presidio nel migliore dei modi nel giro dei prossimi 6-8 mesi”.