Noto medico truffato dal suo commercialista

TERAMO –  Una vita di risparmi, di soldi messi da parte grazie al proprio lavoro, andata in fumo per colpa di un professionista infedele. La vittima è un noto medico teramano, soto accusa con una querela e una denuncia alla procura della Repubblica c’è un altrettanto noto ragioniere commercialista, anche lui teramano. L’accusa: oltre 150mila euro di tasse, Ici e altri tributi consegnati nelle mani del contabile che però non li ha mai versati nelle casse dello Stato. Una truffa andata avanti per quasi dieci anni, almeno dal 2002, scoperta dal medico solo per un caso fortuito: la casa gli era stata ipotecata a sua insaputa, perchè il professionista, usurpando la delega e formando false dichiarazioni e collage dei suoi documenti di identità, aveva ‘avallato’ richieste di rateizzazione con Equitalia e altre formalità burocratiche con il Fisco. Capita un giorno, però, che la notorietà e la stima che il medico raccoglie in città, spinga una dipendente dell’Erario a chiedere al medico «ha pioi sistemato quella pendenza?»: e lì si catena il putiferio. Il medico d’un tratto scopre il decennale inganno ma, ed è più grave, che i soldi versati al contabile perchè pagasse su delega sono andati in fumo e che lo Stato adesso gli chiede quello più more e sanzioni aggiuntive. Ovvero il doppio, se non qualcosa in più. del dovuto e che credeva di aver saldato. Totale, oltre 300mila euro! Una famiglia in ginocchio, nonostante le buone posizioni lavorative dei coniugi, costretta a pianificare mutui e prestiti a lunga scadenza per far fronte al debito creato con la truffa. E il ragioniere commercialista? Messo alle strette dal medico ha confessato di aver avuto bisogno di denaro, che rifonderà il debito e che come il medico ha ‘dovuto’ truffare altri quattro o cinque clienti. Una commerciante del centro storico, si sa per certo, ha visto andare la casa all’asta ed è ridotta sul lastrico… Il medico ha fatto ricorso alla magistratura e sta decidendo se denunciare anche chi, funzionario pubblico, avrebbe accettato una richiesta di rateizzazione per estinzione dell’ipoteca sull’immobile non presentata dal diretto interessato ma proprio dal commercialista che aveva fotocopiato e ricostruito una carta d’identità, in maniera grossolana, con tanto di firma falsa del medico. Crediamo che questa storia, purtroppo, sia solo all’inizio…